IL PROCEDIMENTO

Intelligenza artificiale, la Camera avvia l’indagine conoscitiva

Promotore dell’iniziativa il deputato della Lega, Alberto Gusmeroli: “Acquisiremo le conoscenze necessarie per arrivare alla stesura di un progetto di legge sulla falsa riga di quanto già avvenuto per il Made in Italy “

Pubblicato il 03 Ago 2023

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La Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati darà presto il via a un’indagine conoscitiva sull‘intelligenza artificiale. Ad annunciarla il leghista Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione e sponsor dell’iniziativa. “L’intelligenza artificiale è un dominio che può abilitare importanti opportunità per il nostro sistema produttivo, pur in presenza di potenziali rischi da affrontare. È necessario essere consapevoli di entrambi, in modo tale da governare la transizione digitale e tecnologica in corso, massimizzando i benefici per le nostre imprese”, spiega in una nota.

Si punta a un progetto di legge ad hoc

Obiettivo dell’indagine sarà quello di acquisire le conoscenze necessarie per arrivare alla stesura di un progetto di legge sulla falsa riga di quanto già avvenuto sul Made in Italy tradotto poi nel ddl ”Disposizioni organiche per la valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy”.

“Nelle prossime settimane saranno audite in Commissione attività produttive le Istituzioni italiane ed europee, le categorie produttive, i consumatori, oltre che esperti di atenei e centri di ricerca: l’obiettivo dell’indagine conoscitiva consiste nel fornire un quadro organico e strutturato dello stato dell’arte nel nostro Paese”, spiega Gusmeroli che sottolinea come le implicazioni dell’AI siano “strategiche per lo sviluppo dell’economia del futuro. Meglio governare i cambiamenti che subirli rincorrendoli”.

AI Act: Parlamento Ue apripista mondiale

Intanto nelle scorse settimane il Parlamento Ue – primo al mondo – ha votato con 499 voti a favore 28 contrari e 93 astenuti l’AI Act, la regolamentazione pensata per imprimere all’Intelligenza artificiale il rispetto delle leggi e dei valori Ue, oltre a combattere la discriminazione digitale e prevenire la disinformazione e l’utilizzo dei “deep fakes”.

Il regolamento vieta l’utilizzo di sistemi di Intelligenza artificiale per la sorveglianza biometrica nei luoghi pubblici, per la polizia predittiva e per il riconoscimento delle emozioni. Prevista anche una regolamentazione per ChatGpt che dovrà rivelare che il contenuto è stato generato dall’intelligenza artificiale. E infine classificati “ad alto rischio” i sistemi di AI utilizzati per influenzare gli elettori nelle elezioni.

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