Elon Musk è convinto che l’intelligenza artificiale consentirà al genere umano di liberarsi dalla necessità di lavorare. Secondo il magnate proprietario di Tesla, SpaceX, della piattaforma social X e della neonata startup xAI, l’intelligenza artificiale avrà il potenziale per diventare la “forza più disruptive della storia“.
La sfida del futuro? Trovare un senso alla vita
Musk è intervenuto ieri a un evento alla Lancaster House, residenza ufficiale del governo britannico, dove ha spiegato che “disporremo di qualcosa che, per la prima volta, sarà più intelligente dell’uomo più intelligente. È difficile dire con esattezza quando accadrà, ma arriverà un momento in cui non ci sarà più bisogno di un lavoro“, ha continuato Musk, parlando insieme al primo ministro britannico Rishi Sunak. “Si potrà avere un lavoro se si vuole avere un’occupazione per soddisfazione personale. Ma l’intelligenza artificiale sarà in grado di fare tutto. Non so se questo metterà le persone a proprio agio o a disagio”, ha scherzato Musk, ma poi, tornando serio, ha detto che una delle sfide del futuro sarà a questo punto “come trovare un senso alla vita“.
I rischi connessi alla tecnologia al centro dell’AI Safety Summit
Non è la prima volta che il miliardario mette in guardia sulle possibili derive dello sviluppo della tecnologia: Musk ha più volte messo in guardia dalle minacce che l’AI rappresenta per l’umanità, affermando che potrebbe essere più pericolosa delle armi nucleari. È stato uno dei numerosi leader tecnologici che hanno chiesto una pausa nello sviluppo delle piattaforme più avanzate del software Gpt-4 di OpenAI in una lettera aperta pubblicata all’inizio di quest’anno.
I commenti di Musk di ieri fanno seguito alla conclusione dell’AI Safety Summit che si è tenuto nei giorni scorsi a Bletchley Park, in Inghilterra, in cui i leader mondiali hanno approvato un comunicato globale sull’AI che li ha visti trovare un terreno comune sui rischi che la tecnologia pone all’umanità.
Durante il vertice Stati Uniti e Cina, i due Paesi che più si scontrano sulla tecnologia, si sono accordati per trovare un consenso globale su come affrontare alcune delle questioni più complesse legate all’intelligenza artificiale, a partire dalle direttrici che occorrerà seguire per svilupparla in modo sicuro e regolamentarla in modo equilibrato.