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Intelligenza artificiale, sfida etica per l’Europa

La Commissione Ue ha nominato 52 esperti chiamati a tracciare i principi e le raccomandazioni da seguire per lo sviluppo della tecnologia. Il gruppo collaborerà con la European AI Alliance per seguire l’approccio deciso ad aprile dai Ventotto

Pubblicato il 15 Giu 2018

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Per vincere la sfida dell’intelligenza artificiale, l’Ue mette in campo le intelligenze migliori. Sarà l’High level group on artificial intelligence (Hlg AI), un gruppo di esperti di alto livello appena costituito, a formulare le linee guida etiche sull’uso dell’AI e le raccomandazioni sui principi da seguire nello sviluppo di questa tecnologia.

La Commissione europea ha nominato 52 persone – 30 uomini e 22 donne – selezionate da un pool di 500 esperti di Bosch, Bmw, Bayer e Axa e ricercatori di Google, Ibm, Nokia, Zalando e Santander. Al gruppo di lavoro parteciperanno anche rappresentanti dei consumatori, consiglieri politici, accademici ed esperti di diritto. Tra le organizzazioni chiamate a unirsi al team di esperti ci sono anche il gruppo per i diritti digitali AccessNow, l’organizzazione per i diritti dei lavoratori Etuc e l’associazione per la trasparenza degli algoritmi AlgorithmWatch.

Quattro gli italiani: Stefano Quintarelli, presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia digitale, Luciano Floridi, docente di filosofia ed etica dell’informazione a Oxford, Andrea Renda, ricercatore del Ceps esperto di innovazione digitale, e la ricercatrice dell’Ibm sull’intelligenza artificiale Francesca Rossi, docente in congedo dell’Università di Padova.

I membri dell’High level group si riuniranno il 27 giugno per iniziare a tracciare le linee guida su “fairness, safety, and transparency” dell’AI, valutando la legislazione vigente e le politiche in via di realizzazione. Il lavoro del gruppo aiuterà la Commissione a proseguire sull’approccio all’intelligenza artificiale inaugurato ad aprile. Le linee guide dovranno essere completate entro la fine dell’anno, le raccomandazioni arriveranno verso la metà del 2019. Gli esperti collaboreranno anche con la European AI Alliance, che ha lanciato una piattaforma online aperta al contributo di tutti con l’obiettivo di facilitare il dialogo e far progredire l’innovazione in modo informato e sicuro. Chiunque può entrare a far parte dell’alleanza e interagire attraverso le discussioni su forum e blog o partecipando agli eventi.

L’impegno per l’intelligenza artificiale è stato ribadito anche dal G7 di Charlevoix in Canada. I Ventotto lo hanno sottoscritto già lo scorso aprile quando la Commissione ha presentato l’approccio Ue sul tema.

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