Diventare un leader globale nell’intelligenza artificiale è l’obiettivo del piano d’azione in cinque punti per “il continente dell’AI” lanciato dalla Commissione europea. Come indicato dalla presidente Ursula von der Leyen al vertice d’azione sulla tecnologia che si è tenuto lo scorso febbraio a Parigi, questa iniziativa è destinata a trasformare le industrie europee – a partire dal comparto delle telecomunicazioni, considerato un’eccellenza già ben avviata lungo la roadmap – e il suo bacino di talenti in potenti motori di innovazione e accelerazione dell’AI.
Checché se ne dica, la corsa globale per la leadership nell’AI, di fatto, deve ancora entrare nel vivo. Dai modelli di base all’avanguardia alle applicazioni specializzate, il panorama dell’AI è estremamente dinamico. Si tratta di un settore in pieno fermento, guidato dalla ricerca, dalle tecnologie emergenti e da un fiorente ecosistema di startup e scaleup. Il piano d’azione per il continente dell’AI punta proprio a rafforzare le capacità di innovazione dell’Unione europea in questo scenario in continuo mutamento, prevedendo azioni e politiche incentrate su cinque pilastri fondamentali.
Indice degli argomenti
Costruire un’infrastruttura di dati e di calcolo dell’AI su larga scala
La Commissione rafforzerà innanzitutto l’infrastruttura europea per l’AI e il supercalcolo con una rete di fabbriche per l’intelligenza artificiale. Tredici di queste fabbriche sono già installate nei principali supercomputer europei a livello mondiale. Sosterranno le startup, l’industria e i ricercatori dell’Ue nello sviluppo di modelli e applicazioni.
Come annunciato nella bussola per la competitività, l’Ue contribuirà anche alla creazione di Gigafabbriche. Si tratterà di strutture su larga scala dotate di circa 100mila chip AI all’avanguardia. Integreranno un’enorme potenza di calcolo e data center per addestrare e sviluppare modelli di intelligenza artificiale complessi su scala senza precedenti. Le Gigafabbriche guideranno la prossima ondata di modelli di AI di frontiera e manterranno l’autonomia strategica dell’Ue nei settori industriali e scientifici critici, richiedendo investimenti pubblici e privati. A tal proposito, è stato pubblicato un invito a manifestare interesse per i consorzi interessati.
Gli investimenti privati nelle Gigafabbriche saranno ulteriormente stimolati attraverso InvestAI, che mobiliterà 20 miliardi di euro per un massimo di cinque Gigafabbriche in tutta l’Unione. Per stimolare gli investimenti del settore privato nella capacità del cloud e nei centri dati, la Commissione proporrà anche una legge sullo sviluppo del cloud e dell’AI. L’obiettivo è almeno triplicare la capacità dei data center dell’Ue nei prossimi cinque-sette anni, dando priorità ai data center altamente sostenibili.
Aumentare l’accesso a dati di grandi dimensioni e di alta qualità
Rafforzare l’innovazione dell’AI richiede anche l’accesso a grandi volumi di dati di alta qualità. Un elemento importante del piano d’azione è la creazione di laboratori di dati, che riuniscono e curano grandi volumi di dati di alta qualità provenienti da diverse fonti nelle fabbriche di AI.
Nel 2025 sarà avviata una strategia globale per l’Unione dei dati al fine di creare un vero mercato interno dei dati in grado di potenziare le soluzioni di IA.
Sviluppare algoritmi e promuovere l’adozione dell’AI nei settori strategici dell’Ue
Il terzo punto ha valenza soprattutto culturale. Nonostante il potenziale dell’AI, solo il 13,5 % delle imprese dell’Ue ha in effetti implementato strumenti costruiti su questa tecnologia. Per sviluppare soluzioni di AI su misura, promuoverne l’uso industriale e la piena adozione nei settori pubblici e privati strategici dell’Ue, nei prossimi mesi la Commissione lancerà la strategia “Applicare l’AI”.
L’infrastruttura europea per l’innovazione in materia di AI, comprese in particolare le fabbriche di AI e i poli europei dell’innovazione digitale, svolgerà un ruolo determinante nella disseminazione dell’approccio.
Rafforzare le competenze e i talenti in materia di AI
Per soddisfare la crescente domanda di talenti dell’AI, la Commissione agevolerà inoltre il reclutamento internazionale di esperti e ricercatori altamente qualificati nel settore attraverso iniziative quali il bacino di talenti, l’azione Marie Skłodowska-Curie “Msca Choose Europe” e i programmi di borse di studio offerti dalla prossima Accademia per le competenze in materia di AI. Tali azioni contribuiranno a creare percorsi di migrazione legale per i lavoratori altamente qualificati di paesi terzi nel settore e attireranno i migliori ricercatori ed esperti europei di AI in Europa. Svilupperà inoltre programmi di istruzione e formazione sull’AI e sulla intelligenza artificiale generativa in settori chiave, preparando la prossima generazione di specialisti e sostenendo il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dei lavoratori.
Sostenere la semplificazione normativa
Ultimo, ma non per importanza, il tema regolatorio. La legge sull’AI aumenta la fiducia dei cittadini nella tecnologia e offre agli investitori e agli imprenditori la certezza giuridica di cui hanno bisogno per espandere e diffondere la tecnologia in tutta Europa. La Commissione lancerà inoltre il Service Desk della legge sull’AI per aiutare le imprese a conformarsi alla normativa. Fungerà da punto di contatto centrale e da hub per le informazioni e gli orientamenti sul framework.
I prossimi passi
Con la divulgazione del piano d’azione la Commissione ha avviato due consultazioni pubbliche, che si protrarranno fino al 4 giugno 2025, per dare ulteriore forma a queste iniziative del piano d’azione per il continente dell’AI.
La prima invita tutte le parti interessate a condividere le loro opinioni sulla legge sullo sviluppo del cloud e dell’AI, mentre la seconda ha l’obiettivo di individuare le priorità dei portatori di interessi, le sfide per l’adozione dell’AI e la pertinenza delle soluzioni e degli approcci strategici proposti, comprese misure aggiuntive per garantire un’applicazione agevole e semplice della legge sull’AI.
Una terza consultazione pubblica sulla strategia per l’Unione dei dati sarà avviata a maggio. Parallelamente, la Commissione organizzerà dialoghi con i rappresentanti dell’industria e del settore pubblico per contribuire a definire la strategia “Applicare l’AI”.