L’Italia recupera qualche posizione per la penetrazione di Internet nel Paese, e inizia a rimontare per la crescita delle connessioni più performanti, quelle in banda larga superiori ai 10 e ai 15 Mbps. Ma il terreno da recuperare rispetto al resto dell’area Emea e su scala globale è ancora molto. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto sullo stato di Internet di Akamai, che si riferisce al quarto trimestre 2015.
Nel trimestre, spiega l’azienda in una nota, oltre 810 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 243 località. L’Italia è ancora fuori dalla top ten globale, attestandosi all’11esimo posto con 16.720.285 di indirizzi connessi.
La penisola recupera una posizione a livello mondiale, dove si trova in 51esima posizione, e a livello Emea, dove è 22esima, nella classifica della velocità media di connessione, che si attesta a 7,4 Mbps. Un dato che fa registrate una crescita del 14% rispetto al trimestre precedente e del 33% anno su anno. La media delle velocità di picco raggiunta in Italia nell’ultimo trimestre del 2015 è di 32 Mbps, con un + 6,3% rispetto al trimestre precedente e del 19% rispetto al quarto trimestre 2014, rimanendo penultima nell’area Emea e scendendo dalla 74esima alla 78esima posizione su scala mondiale.
Tra i dati più positivi l’aumento delle connessioni nel campo della banda larga a più di 4 Mbps, dove l’Italia registra in Europa l’aumento più significativo trimestre su trimestre con un +10%. Anno su anno questo genere di connessioni è cresciuto del 29%, raggiungendo il il 78% del totale.
L’adozione dell’high broadband, di connessioni cioè superiori ai 10 Mbps, ha raggiunto il 14%, e questo consente all’Italia di essere l’unico Paese nel quarto trimestre 2015 ad aver registrato un tasso di crescita del 50% rispetto al trimestre precedente e del 142% anno su anno.
Quanto alle connessioni broadband da 15 Mbps, l’Italia guida la classifica della crescita nell’area Emea con un aumento del 56% rispetto al terzo trimestre 2015 e del 141% rispetto al quarto trimestre 2014. A poter contare su questa velocità di connessione è il 5,2% del Paese, 48esimo a livello mondiale e 22esimo nell’area Emea.
Nel campo delle connessioni mobili in Italia la velocità media di connessione raggiunge i 9,3 Mbps con picchi medi di 67,7 Mbps. Lo stato di adozione della banda larga per le connessioni mobili a più di 4 Mbps che si attesta all’88% del totale.
“Questa edizione del report evidenzia una sensibile crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente della velocità media di connessione e in generale dell’adozione della banda larga – afferma David Belson, responsabile del report – Questo dato è particolarmente significativo in quanto le aspettative dei consumatori continuano a crescere e quest’anno avranno luogo diversi importanti eventi, a cominciare dalle Olimpiadi di Rio in agosto. I progressi che stiamo osservando per tutte le principali metriche dimostrano che, pur essendoci ancora molto lavoro da fare, sempre più aree del mondo sono in grado di supportare la distribuzione online di contenuti video di alta qualità”.
Su scala mondiale la velocità media più elevata si è registrata in Sud Corea (26,7 Mbps) seguita da Svezia e Norvegia (19,1 e 18,8 Mbps rispettivamente). Altre quattro nazioni europee compaiono nelle prime dieci posizioni: Olanda (17 Mbps), Svizzera (16,7 Mbps), Finlandia (16,6 Mbps) e Danimarca (16,1 Mbps). Le variazioni della velocità media di connessione rispetto all’ultimo trimestre 2014 sono state positive per tutti i Paesi europei, con variazioni dal +0,7% per l’Irlanda al 65% per la Norvegia.
Dopo un lieve declino nel terzo trimestre, inoltre, la media delle velocità di picco è cresciuta dell’1%, raggiungendo i 32,5 Mbps. La variazione rispetto al Q4 2014 è stata di +21%. In Europa la Romania è ancora una volta il Paese con la media delle velocità di picco più alta con 73,6 Mbps e un incremento dell’1% sul trimestre precedente. Ben 15 paesi europei hanno fatto registrare una media delle velocità di picco di almeno 50 Mbps, rispetto ai 13 del terzo trimestre.