Internet Day, i big dell’Ict festeggiano la Rete con campagne e offerte ad hoc

Tim, Vodafone e Wind ribadiscono il loro impegno per la digitalizzazione del Paese: “Infrastrutture e servizi innovativi per far ripartire l’Italia”. Bassilichi: “Dare più e-skills ai giovani”

Pubblicato il 29 Apr 2016

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I big italiani dell’Ict scendono in campo per festeggiare i 30 anni di Internet. “Il nostro impegno per la digitalizzazione del Paese è concreto. Il Gruppo Telecom Italia ha scritto la storia delle telecomunicazioni ricoprendo un ruolo fondamentale nella realizzazione di infrastrutture di rete fissa e mobile – ricorda il presidente del Gruppo Telecom Italia Giuseppe Recchi in occasione dell’Internet Day – E’ grazie all’importante piano di investimenti dedicato alla banda ultra larga che stiamo procedendo al ritmo di 250 chilometri di cavi di fibra posati in media ogni ora. Le infrastrutture di rete fissa e mobile oggi raggiungono oltre il 45% delle unità immobiliari, con servizi per l’ultrabroadband fisso, e oltre il 91% della popolazione con il 4G. L’obiettivo è quello di arrivare, entro fine 2018, all’84% delle abitazioni con la fibra – il 20% anche in tecnologia Ftth – e al 98% di copertura ultrabroadband mobile”.

Sono circa 1.100 i comuni italiani raggiunti dalla rete fissa ultrabroadband e 6.300 quelli raggiunti dalla banda ultralarga mobile di Tim, più di 150.000 gli armadi stradali di cui oltre 56.000 in fibra ottica, un patrimonio di 11 milioni di chilometri di fibra, 10.400 le centrali telefoniche sul territorio, 33 milioni le borchie installate nelle abitazioni. Questi i numeri che rendono la rete TIM la più capillare in Italia e con i quali l’azienda festeggia oggi l’Internet Day, con un’area del sito telecomitalia.com/InternetDay e l’hashtag #InternetDay dedicati.

A 30 anni dal primo collegamento Internet in Italia, le reti Tim permettono di offrire connettività a oltre 100Mbit/s e fino a 1 Gigabit/s in fibra e fino a 300 Mbit/s in 4G, per accedere a contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart Tv.

Tim continuerà a dare impulso alla digitalizzazione del Paese grazie agli investimenti previsti dal piano industriale 2016-2018 di 12 miliardi di euro, dei quali 4,8 miliardi dedicati allo sviluppo della banda ultralarga (3,6 miliardi per la rete fissa e 1,2 miliardi per quella mobile), con una quota significativa, pari a circa il 20% dell’investimento complessivo, destinata alla tecnologia Ftth.

Pe festeggiare l’Internet Day, Tim offre ai propri clienti un giorno di Internet gratuito alla velocità del 4G. Da oggi e fino a domani 30 aprile i clienti consumer prepagati potranno attivare l’opzione gratuita “1 Giga per te”, valida in Italia e fino alle ore 24 del giorno successivo all’attivazione, attraverso l’App My TIM Mobile o su tim.it.

Anche Vodafone festeggia l’Italian Internet Day con una campagna di comunicazione nazionale e organizza una giornata dedicata all’alfabetizzazione digitale all’interno dei Vodafone Store del Friuli Venezia Giulia.

I corsi di formazione avranno come oggetto smartphone e tablet con l’obiettivo di avvicinare chi ancora ha poca dimestichezza con questi strumenti al mondo del digitale. I corsi saranno aperti a tutti e saranno divisi in due sessioni: la prima dalle 15.30 alle 16.30 per gli utenti più inesperti, la seconda dalle 16.30 alle 17.30 per utenti avanzati.

Gli incontri, tenuti da esperti di tecnologie digitali, si concentreranno sull’utilizzo di Internet, delle applicazioni e dei device di ultima generazione, illustrando i possibili rischi legati alla navigazione web.

“Con la rete Vodafone 4G, la “migliore rete mobile 4G in Italia” secondo l’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza e la società di ricerca P3 Communications, ha raggiunto il 95% della popolazione per un totale di 6.300 comuni coperti – ricorda una nota dell’azienda – I servizi in fibra di Vodafone Italia con velocità fino a 100 Mbps sono invece disponibili in oltre 270 città per 8,5 milioni di famiglie e imprese. A Milano, Bologna e Torino Vodafone Italia ha recentemente lanciato l’offerta in fibra più veloce d’Italia, con la possibilità di navigare in Ftth fino a 500 Mbps”.

Per l’Ad di Wind, Maximo Ibarra, “l’incredibile rivoluzione tecnologica, legata alla diffusione di Internet, che ha coinvolto tutti: istituzioni, aziende, scuole, associazioni e cittadini. Il web ci ha catapultato in un nuovo mondo, aggiunge Ibarra, che sembra non avere più confini. E’ il bello della tecnologia e dell’intelligenza dell’uomo a disposizione di tanti. Noi di Wind, conclude il ceo, abbiamo provato a raccontare, anche con un video, questo straordinario cambiamento attraverso i nostri piccoli gesti quotidiani e le loro inarrestabili trasformazioni”.

Leonardo Bassilichi, Ad di Bassilichi e presidente della Camera di Commercio di Firenze, ha colto l’occasione dell’Internet Day per lanciare un appello ai giovani per digitalizzare le imprese.

“Centinaia di aziende a Firenze cercano giovani digitalizzatori, ma finora i ragazzi che hanno risposto all’appello sono solo un paio di dozzine. Vorremmo ribaltare questi numeri, perché è inaccettabile che domanda e offerta siano così distanti nel mercato del lavoro”, ha detto, davanti agli studenti di due classi quinte dell’Istituto tecnico Leonardo Da Vinci.

L’invito è aderire ai programmi gratuiti d’informatizzazione, come Crescere in Digitale realizzato insieme a Ministero del Lavoro e Google Italia: “I ragazzi che stanno finendo un ciclo di studi, oppure non stanno lavorando né studiando, hanno un’opportunità unica – ha spiegato Bassilichi -. Iscriversi al corso di Crescere in Digitale non costa nulla, si fa tutto da casa sul computer e, superato il test, si entra in aziende con un tirocinio da 500 euro al mese per 6 mesi. Quest’opportunità non è una chance ma una certezza, soprattutto a Firenze, dove incredibilmente le imprese che stanno cercando queste figure professionali sono cinque volte di più rispetto ai giovani disposti ad andarci”.

Huawei in collaborazione con la Regione Friuli e su invito di Insiel, ha offerto il suo contributo con seminari dedicati alla sensibilizzazione dei giovani sull’uso più consapevole di Internet. Gli eventi, tenutisi presso l’Istituto Comprensivo di Pagnacco e presso l’Istituto Isis Primo Solari di Tolmezzo, sono stati realizzati da Huawei in collaborazione con Test.

I seminari hanno coinvolto i giovani studenti, principali utilizzatori di Internet, con l’obiettivo di sensibilizzarli e far prendere loro coscienza di alcuni pericoli che la rete può nascondere offrendo informazioni e indicazioni al fine di garantire una maggiore sicurezza a questa categoria di utenti sempre più connessa. Benito Mirra, esperto di sicurezza informatica e membro del Cyber Security Office di Huawei, e Giuseppe Panarello della Polizia Postale hanno affrontato temi importanti quali la cyber-pedofilia, il cyber-bullismo e le principali truffe via Internet.

Ma sebbene 30 anni di internet abbiano portato grandi cambiamenti e innovazioni in tutti i settori produttivi, il divario tra l’Italia e il resto d’Europa resta però ancora significativo.

EY ricorda che in Italia i principali indicatori sono al di sotto della media europea: l’Italia è penultima dopo la Grecia per connettività e il quadro tracciato con Smart City Index ha mostrato la differenza tra il nord e il sud del Paese, quest’ultimo ancora non raggiunto dalla banda larga.

Eppure oggi quasi il 90% degli italiani, con età compresa tra 11 e 74 anni, ha a disposizione una connessione internet. Inoltre, negli ultimi due anni, sono raddoppiati gli utenti che possono accedere ai contenuti della rete tramite smartphone, raggiungendo quasi il 70% della popolazione. Il nuovo paradigma creato da internet e dalle sempre nuove modalità di fruizione dei contenuti anytime & everywhere, dallo smartphone al wearable device, ha rivoluzionato non solo il modo in cui le imprese si devono porre nei confronti dei propri clienti, ma anche gli scenari di business.

“Se da un lato, sono cambiate le modalità di fruizione ed erogazione dei servizi, internet ha anche modificato totalmente gli scenari di business, abilitando nuovi modelli economici come la sharing economy, abbattendo le barriere all’ingresso del mercato per piccoli player che fino a qualche anno fa non avrebbero avuto nessuna opportunità di competere a livello globale – sottolinea Donato Iacovone, AD EY Italia – Infatti, grazie alla Digital Transformation, le aziende hanno la possibilità di offrire i propri servizi in modalità del tutto nuove per i clienti rivedendo totalmente la Customer Journey dalla fase di contatto – intercettando, ad esempio, il cliente attraverso il suo smartphone e tablet e aumentando così esponenzialmente le opportunità di interazione – a quella di sales – utilizzando i marketplace disponibili sulla rete e accedendo ad una platea di consumatori molto più estesa – fino alla fase di post-sales – con i canali social e digital al posto del classico contact center, migliorando così l’esperienza del cliente e ottimizzando l’effort. Inoltre l’e-commerce, anche se al momento è ancora poco utilizzato, in quanto solo il 5,1% delle PMI italiane lo uso e il 40% degli imprenditori non riconosce il valore della rete per il proprio business, è in grado di cambiare un’intera filiera. Internet non solo ha semplificato le modalità di fruizione dei servizi ma ha anche creato un circolo virtuoso di innovazione che le imprese devono alimentare per essere competitive sul mercato.”

Ericsson “festeggia” Internet scommettendo sul 5G. L’azienda sta guidando infatti lo sviluppo della nuova tecnologia che sarà disponibile nel 2020, quando ci saranno circa 7,5 miliardi di abbonamenti alla banda larga mobile, in grado di generare un traffico dati 10 volte maggiore rispetto a quello di oggi.

Ci sono voluti 100 anni per connettere 1 miliardo di luoghi fisici e solo 25 per connettere 5 miliardi di persone. Ma nel giro dei prossimi 5 anni ci aspettiamo anche 28 miliardi di oggetti e dispositivi connessi e in questo scenario le reti mobili dovranno essere in grado di supportare servizi voce, video e una serie di nuovi casi di utilizzo legati all’Internet of Things.

Il 5G permetterà un nuovo modo di pensare alla Società Connessa. Aiuterà a realizzare la visione di un accesso praticamente illimitato alle informazioni e alla condivisione in qualsiasi luogo, tempo e circostanza. Consentirà alle aziende lungimiranti di innovare e creare nuovi servizi che oggi possiamo solo immaginare come la robotica potenziata dal cloud, sistemi di trasporto intelligenti e la telemedicina avanzata – spiega una nota dell’azienda – Il 5G ha le sue fondamenta sull’Lte ed è un sistema che combina tecnologie nuove con quelle esistenti, in grado di gestire un volume di dati mobile 1.000 volte superiore a quello attuale, un numero di dispositivi connessi dalle 10 alle 100 volte superiore, una latenza 5 volte inferiore e batterie con una durata 10 volte superiore per le comunicazioni M2M. Oggi che la standardizzazione del 5G è in corso, si sta formando un vibrante ecosistema composto da operatori, università, centri di ricerca e industrie che stanno esplorando e testando le infinite possibilità che offre la nuova generazione di reti mobili.

A distanza di 30 anni, l’Italia – ancora una volta con Pisa – torna protagonista. Il centro Ericsson di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna, stanno infatti studiando e progettando prototipi di componenti, moduli e sottosistemi fotonici innovativi che giocheranno un ruolo dirompente nello sviluppo del 5G. Senza dimenticare la collaborazione con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e altre industrie del territorio per applicare il 5G alla cloud robotics.

Se si parla di banda ultralarga, non possiamo non ricordare che Ericsson e S.Anna possono vantare anche diversi record del mondo come il “Terabit”. Un Terabit al secondo di velocità massima su fibra ottica è il record mondiale di trasferimento dati ottenuto dalle due realtà nel 2013, testato su oltre mille chilometri della rete in fibra ottica di Telstra che collega Sydney a Melbourne, in Australia.

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