“Nessun Paese può avere un peso maggiore degli altri” nella governance di Internet: lo ha
affermato la presidente brasiliana Dilma Rousseff, all’apertura dei lavori di NetMundial, vertice internazionale il cui argomento è proprio il futuro governo della Rete, dopo che gli Usa hanno annunciato il passaggio di poteri a un modello multistakeholder sotto la guida dell’Icann, organismo che si occupa della stabilità e della sicurezza del web.
“La governance di internet dovrà essere multipolare, trasparente ed aperta a tutti: la partecipazione dei governi deve fare in modo che nessun Paese abbia un peso preponderante, vogliamo delle relazioni più democratiche”, ha spiegato Rousseff.
Nel marzo scorso l’amministrazione Obama aveva annunciato di essere pronta a trasferire una funzione fondamentale finora gestita attraverso l’Icann, organismo no profit con sede in California che si occupa anche dell’attribuzione dei domini internet, ad una governance internazionale composta da governi, associazioni, imprese, esperti di Ict, accademici.
Lo stesso Icann aveva auspicato il passaggio ad un modello di governance globale, anche perché nella sua configurazione attuale l’ente viene visto da più parti come un’istituzione troppo “Usa-centrica”. Lo stesso presidente e ceo dell’Icann, Fadi Chehadé, ha usato questa definizione e da tempo si sta adoperando per arrivare a una governance multistakeholder. In questi mesi è in corso una consultazione pubblica attraverso conferenze, incontri e consultazioni onlihne.