"Internet sta cambiando il mondo – non solo dal punto di vista
economico – e proprio per questo vanno ribaditi alcuni principi
chiave per farlo funzionare al meglio". Lo ha detto Neelie
Kroes, commissario Ue per la Digital Agenda,
intervenendo all'Internet Governance Forum che si è aperto
oggi a Nairobi.
La Kroes ha sottolineato quali dovrebbero essere questi principi,
che lei definisce "Internet essentials" e sintetizza
nell'acronimo Compact: una rete di responsabilità civile,
multistakeholders, pro-democracy, basata su una solida
Architettura, capace di ispirare fiducia negli utenti e, infine,
governata in maniera trasparente.
Si tratta per la Kroes di una sorta di "manuale" che deve
ispirare le policy riguardanti Internet in Europa ma anche, grazie
alle relazioni diplomatiche, i Paesi extraeuropei.
Per rendere la Rete "compact", Bruxelles sta lavorando in
più direzioni, a cominiciare dalla revisione delle norme sulla
protezione dei dati personali per adattarle a un mondo che è
sempre più globalizzato e connesso. Altro impegno riguarda la
sicurezza dei minori che "devono – ha sottolineato la Kroes –
venire tutelati dal bullismo in Rete o da possibili abusi
sessuali", senza dimenticare l'impegno della Ue
"contro gli attacchi all’informazione e alle reti".
A sostegno di questa strategia – secondo la Kroes – "serve
l'impegno le parti interessate nel senso di
un'autoregolamentazione responsabile" che eviti che
"interessi privati possano avere la meglio su quelli
pubblici".
Tra i protagonisti della quinta edizione dell'Igf c'è
anche l'Istituto di informatica e telematica del Consiglio
nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr) "Il mandato del
Forum è quello di fare il punto sugli elementi chiave della
governance di internet al fine di promuoverne la sostenibilità, la
sicurezza, la stabilità e lo sviluppo – spiega Stefano Trumpy,
ricercatore associato dell'Iit-Cnr, "Il nostro Istituto in
particolare condurrà, tra le iniziative programmate, anche una
missione socio educativa: quella di raccontare agli studenti
partecipanti al forum la storia della nascita di Internet in
Africa, che ha visto proprio l'Iit del Cnr quale
pioniere".
Il Cnr pisano, con l'allora Istituto Cnuce, è stato infatti
uno dei protagonisti dell'implementazione di internet nel
continente già dal 1986: "Quando, grazie a un finanziamento
di circa un milione di dollari del Governo italiano, pose le basi
per favorire i primi collegamenti in 16 Paesi del continente –
ricorda Adriana Lazzaroni dell'Iit – Il progetto Rinaf-Regional
Informatics Network for Africa patrocinato dall'Unesco prese il
via nel 1992 attraverso la fornitura di servizi telematici di base
(posta elettronica, bollettini elettronici, accesso a banche dati)
per la connessione di università e centri di ricerca".
"La nostra missione consisteva nel portare attrezzature e
personale tecnico tra difficolta' logistiche, problematiche
burocratiche e difficoltà tecniche tali che l'invio di un fax
poteva richiedere anche un'ora – prosegue Laura Abba
dell'Iit-Cnr – Ma soprattutto nel formare il personale in loco,
con dieci corsi tenuti in altrettanti Paesi, cercando di far
passare l'idea che puntare su internet era la scommessa
vincente. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo anche fatto
partecipare decine di ricercatori e studenti universitari ai
principali consessi internazionali sull'Internet society, alla
Stanford University, a Kobe in Giappone e a Pisa".
Presente all'evento anche Vincenzo Vita del Pd, vicepresidente
della commissione Cultura del Senato. "La Rete, oggi più che
mai, è sinonimo di sviluppo sostenibile, crescita, cambiamento –
sottolinea Vita – Il Web è davvero parte delle nostre vite: dai
diritti al libero accesso per tutti, dalla libertà alla stessa
sicurezza Giungere ad una 'visione comune' della rete è
ovviamente un obiettivo arduo".
"La necessità di un confronto mondiale su questi temi – dice
ancora Vita- rende di particolare importanza l'iniziativa
promossa dalle Nazioni Unite. Lo sviluppo di internet deve
rientrare tra le nostre priorità strategiche nel medio e nel lungo
periodo. E' fondamentale la partecipazione attiva dei
Parlamenti. La partita politica piu' importante si gioca oggi
sul tema della neutralità e dell'accesso senza discriminazioni
alla rete, contro ogni forma di censura".
"La vasta presenza a Nairobi dei paesi del sud del mondo
-sottolinea l'esponente Pd – ci fa sperare che una grande
iniziativa mondiale per la diffusione della banda larga possa
incoraggiare un 'doppio salto' proprio di quei paesi che
non hanno partecipato al ciclo analogico". "Cercheremo
quindi -conclude Vita- di divulgare le nostre proposte di legge
sulla net neutrality e l'esperienze più evolute del servizio
informatico del Senato italiano sull'accesso ai materiali
istituzionali".