Hpe e Nokia uniscono le forze per spingere l’Internet of Things nella manifattura e nelle città del futuro. Sono infatti la smart manufacturing e le smart city i due focus dell’accordo annunciato dal colosso di Palo Alto e dalla compagnia di Tlc finlandese. La collaborazione strategica si pone l’obiettivo di accompagnare i potenziali clienti nei due settori con soluzioni di asset management, manifattura 2.0, automazione e manutenzione predittiva. Ma anche tramite sistemi per i palazzi smart o l’illuminazione intelligente.
Del resto, secondo le stime di Markets and Markets, l’IoT nei due comparti oggetto dell’intesa siglata oggi varrà 160 miliardi nel 2020. La crescita della popolazione, la necessità di rendere i processi produttivi più efficienti e altri fattori ancora sono destinati infatti a far aumentare la domanda di processi di interconnessione digitale. L’unione di intenti fra Hpe e Nokia, che consolida un rapporto di collaborazione avviato da tempo, si basa sulla messa a fattor comune di connettività, networking, aggregazione dei dati e altri sistemi IT.
“Siamo entusiasti di estendere la nostra partnership con Hpe nell’universo dell’Internet of Things. La loro presenza sul mercato globale offre a noi la possibilità di velocizzare l’accesso al mondo enterprise e di concentrarci su mercati verticali in linea con il nostro portafoglio di prodotti e servizi”, spiega Kathrin Buvac, chief strategy officer di Nokia, a cui fa eco Antonio Neri, executive vice president Head of Enterprise Group di Hpe: “L’ingresso di Nokia fra i nostri partner IoT ci permetterà di ampliare le possibilità di conquista del mercato offerte ai nostri clienti. Entrambe abbiamo una lunga storia di innovazione che faciliterà la strada verso la digitalizzazione”.