TREND

Internet of Things cambia il paradigma delle reti, le telco raccolgono la sfida

Lo sviluppo della tecnologia chiama gli operatori a disegnare nuovi modelli di business. Non solo convergenza fisso- mobile, ma anche virtualizzazione e servizi voce che viaggiano su Lte

Pubblicato il 09 Mar 2015

wireless-reti-network-120213125903

La roadmap per il 5G è già tracciata e le telco sono a lavoro per cogliere tutte le opportunità della nuova rivoluzione dell’Internet of things (IoT). Connettività ultra veloce e miliardi di dispositivi connessi contemporaneamente: una sfida impegnativa, e quasi impossibile da vincere, se le reti non seguiranno una naturale evoluzione. Un’esigenza emersa chiaramente anche dall’ultimo Mobile world congress, che si è appena concluso a Barcellona.

Questa necessaria evoluzione parte dal ritorno in campo del vecchio tema della convergenza fisso-mobile. La rete del futuro, per sostenere una quantità di dati molto superiore a quella attuale, deve essere unica, veloce e performante.

Un ruolo chiave, nel mondo dell’IoT, spetta poi alle comunicazioni wireless di prossimità che connettono i singoli dispositivi o oggetti intelligenti a un gateway. Per questa ragione molte società di telecomunicazioni nel mondo hanno iniziato a potenziare i propri sistemi wireless di prossimità (le reti Pan) attraverso tecnologie come il Bluetooth a bassa energia o il wi-fi, lavorando al tempo stesso la propria area Wan.

La convergenza dei prossimi anni non sarà solo fra fisso e mobile, ma anche fra le tecnologie di rete e quelle informatiche. In questo scenario, le centrali telefoniche diventeranno dei datacenter e le reti inizieranno a smaterializzarsi seguendo le due direttrici del Software Defined Networks (SDN) e del Network Function Virtualization (NFV): così le funzionalità delle reti di comunicazione verranno controllate in modo centralizzato attraverso software e hardware specializzati posti in pochi data center sparsi sul territorio nazionale. Questo, oltre ad abbattere gli investimenti, permetterebbe molta più scalabilità delle soluzioni e avvicinerebbe il modello di business degli operatori telefonici a quello degli Over-the- top come Google o Amazon. Naturalmente gli operatori si troveranno a dovere cambiare il modo in cui gestiscono la rete di telecomunicazione.

E mentre procederanno con la virtualizzazione della loro rete dovranno anche continuare a lavorare sul traffico voce che manterrà un ruolo chiave. In un mondo iperconnesso è difficile immaginare che un servizio voce resti legato a un singolo dispositivo con un unico numero di telefono. Applicazioni, indossabili e dispositivi portatili hanno insegnato che l’obiettivo della rete dovrebbe essere diventare parte della vita di tutti i giorni, anche quando di mezzo ci sono i servizi di voce. In questa direzione la soluzione che permetterà agli operatori, anche nel prossimo futuro, di non vedere soccombere la voce alla crescita esponenziale del traffico dati nella connettività M2m, arriverà servizi come quello dell’ecosistema VoLte (voice over Lte). Si tratta di una soluzione che porta con sé numerosi vantaggi, non solo tecnologici ma anche di costi.
Prima di tutto permette una maggiore efficienza dello spettro, un tempo più veloce di chiamata e servizi di voce in Hd. Inoltre, consente agli operatori di separare i servizi che sono in grado di offrire, dalle tecnologie di rete dalle quali gli utenti accedono a questi servizi. In sintesi significa che – come i big telco e realtà come Huawei, Ericsson e Nokia hanno dimostrato al Mobile world congress – la rete del futuro sarà costruita sul software, e questa certezza pone già la necessità di rivedere molti modelli di business, presenti e futuri.

Intanto, anche i dispositivi vogliono liberarsi dal vincolo rigido della connettività integrata. Dallo scorso settembre un gruppo di operatori, sim vendor e produttori di dispositivi hanno iniziato a lavorare assieme per implementare lo sviluppo delle eSim, schede telefoniche virtuali che permetterebbero agli utenti di agganciare la rete e scegliere l’operatore a cui appoggiarsi di volta in volta. Sarebbe l’inizio di una nuova era per utenti e aziende. Ma, soprattutto, per le telco.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video & Podcast
Social
Iniziative
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati