I dispositivi medicali connessi nell’Internet of Things costituiscono un’opportunità nel settore sanitario-ospedaliero e, con l’introduzione delle soluzioni di ultima generazione, si prevedono ulteriori passi avanti in vari ambiti: dalla diagnostica alla telemedicina, dalla gestione ed elaborazione dei dati biometrici al confronto tra medico e paziente.
Dal nuovo rapporto di TrendForce – “Global spending on smart healthcare services 2016/2018” – emerge che la spesa mondiale per i servizi “IoT based” legati al comparto sanitario raggiungerà 30 miliardi di dollari nel 2018, con un tasso di crescita annuale composto del 60%. In parallelo lo sviluppo del settore smart healthcare verrà accompagnato dalla crescita di altri ambiti industriali ad esso correlati, come la robotica, e di servizi come il cloud computing.
Un sistema sanitario basato su cloud, infatti, è in grado di ricorrere alle informazioni disponibili e alle tecnologie della comunicazione per integrare i quattro servizi basilari – trattamento, gestione della salute, cure mediche e medicina preventiva – su una singola piattaforma. Dunque stiamo parlando di una soluzione per migliorare la gestione complessiva dei rapporti con i pazienti e lo storico delle cartelle cliniche personali; in questo senso TrendForce stima che il mercato dei servizi sanitari basati su cloud – che diventeranno sempre più aperti e flessibili – toccherà quota 7 miliardi di dollari entro il 2016.
Ancora, il supporto infermieristico robotico potrebbe costituire una grande opportunità per la sanità 2.0 sia per quanto riguarda l’assistenza vera e propria sia per le funzioni comunicative e di compagnia. Un esempio recente arriva da Singapore, dove è operativo “RoboCoach” che assiste nello svolgimento di un esercizio fisico regolare e corretto, aiutando a mantenersi in forma con una serie di programmi su misura, suggerimenti e stimoli.
Qualche anno fa invece Ibm ha lanciato “Secure living project”, un programma – il cui progetto pilota ha interessato trenta residenti di Bolzano – per consentire agli anziani di vivere tranquillamente a casa senza dover ricorrere a badanti o strutture esterne.
TrendForce spiega poi che nel settore degli apparecchi medicali si registrerà un orientamento deciso verso le produzioni di fascia alta mentre, per quanto riguarda i big data, il web e l’Internet of Things saranno sempre più in grado di fornire grandi quantità di dati, elaborabili dalle tecnologie Ict con avanzati sistemi di analisi. Da parte sua l’industria svilupperà strumenti migliori e gli utenti acquisiranno una conoscenza approfondita delle loro condizioni di salute. E con più dati a disposizione, il personale sanitario sarà anche in grado di creare una serie di servizi preventivi ad hoc destinati ai singoli pazienti.