Papa Francesco dedica una parte dell’esortazione apostolica post-Sinodo sui Giovani “Christus vivit”, poubblicata oggi in Vaticano, al mondo dell’online e ai rischi del suo uso distorto di Internet per i giovani: “I media digitali – afferma – possono esporre al rischio di dipendenza, di isolamento e di progressiva perdita di contatto con la realtà concreta. Nuove forme di violenza si diffondono attraverso i social media – avverte – ad esempio il cyberbullismo. Il web è anche un canale di diffusione della pornografia e di sfruttamento delle persone a scopo sessuale o tramite il gioco d’azzardo”.
Nel testo il pontefice sottolinea il fatto che “Il web e i social network sono ormai un luogo irrinunciabile per raggiungere e coinvolgere i giovani. Ma anche un territorio di solitudine, manipolazione, sfruttamento e violenza, fino al caso estremo del dark web“.
Tra i rischi evidenziati da Papa Francesco ci sono anche quelli che riguardano la democrazia, dal momento che “nel mondo digitale – afferma – operano giganteschi interessi economici, capaci di creare meccanismi di manipolazione delle coscienze e del processo democratico. Ci sono circuiti chiusi che facilitano la diffusione di informazioni e notizie false, fomentando pregiudizi e odio. La reputazione delle persone è messa a repentaglio tramite processi sommari online”.
Infine un passaggio su un modo emergente di concepire e impostare il rapporto con gli altri al tempo del web: “Le relazioni online possono diventare disumane e l’immersione nel mondo virtuale ha favorito una sorta di ‘migrazione digitale’ – conclude – vale a dire un distanziamento dalla famiglia, dai valori culturali e religiosi, che conduce molte persone verso un mondo di solitudine”.