REPORT CISCO

Internet quattro volte più “grande” nel 2016

Cisco: il traffico su reti Ip raggiungerà quota 1,3 zettabyte e il numero di device connessi salirà a 18,9 miliardi. Intanto, negli Usa si diffonde l’uso del Byod (Bring your own device): disco verde dal 95% delle aziende

Pubblicato il 30 Mag 2012

Il traffico su Internet sarà quattro volte maggiore di oggi nel 2016. E’ quanto emerge dal Cisco Visual Netoworking Index, la ricerca annuale che analizza la crescita delle reti IP e i principali trend che riguardano la Rete. La ricerca si riferisce al periodo 2011-2016 e fornisce previsioni quantitative sul traffico IP che attraverserà reti pubbliche e private, incluso Internet, reti IP gestite e reti mobili, distinguendo anche fra traffico prodotto da utenza consumer e utenza business.

Nel 2016, il traffico IP globale annuale raggiungerà la quota di 1,3 zettabyte – uno zettabyte è pari a un trilione di gigabyte. Soltanto fra il 2015 e il 2016, il traffico IP globale crescerà di oltre 330 exabyte, un valore pari a quasi l’intero traffico IP globale generato nel 2011 (369 exabyte).

Questa crescita è prodotta dalla “proliferazione” degli strumenti che possono accedere alla rete: tablet, telefonini, oggetti “smart” che si possono collegare in rete e connessioni M2M fanno salire la domanda di connettività. Entro il 2016, nel mondo vi saranno circa 18,9 miliardi di connessioni di rete – come dire 2,5 connessioni per ogni abitante della terra – rispetto al 2011 in cui il dato era di 10,3 miliardi.

Più utenti Internet: entro il 2016, gli utenti Internet nel mondo saranno 3,4 miliardi, circa il 45% della popolazione mondiale prevista per quella data dalle stime delle Nazioni Unite.

Più velocità in banda larga: la velocità media delle connessioni in banda larga fisse nel mondo quadruplicherà, passando da 9 Mbps nel 2011 a 34 Mbps nel 2016.

Sempre più contenuti video: entro il 2016, ogni secondo sulla rete “viaggeranno” 1,2 miliardi di minuti di contenuti video – una durata che equivale a oltre 2 anni (883 giorni).

La crescita del Wi-Fi: entro il 2016, oltre la metà del traffico Internet mondiale sarà generato da connessioni Wi-Fi

Trend a livello di macro regioni

Nel 2016, la regione Asia Pacifico sarà responsabile della parte maggiore del traffico IP (40,5 exabyte al mese), seguita dal Nord America (27,5 exabyte al mese). Le regioni in cui il traffico IP crescerà più rapidamente nel periodo 2011 – 2016 sono il Medio Oriente e Africa (tasso di crescita annuale medio del 58%, il traffico decuplicherà in cinque anni) e l’America Latina (tasso del 49% annuale, il traffico si moltiplicherà di sette volte in cinque anni). L’India sarà il paese in cui il traffico IP crescerà di più in assoluto, con un tasso di crescita media annuale del 62%. Al secondo posto si piazzeranno il Brasile e il Sud Africa, per i quali si prevede una crescita del 53% annuale nel periodo 2011 – 2016.

Nel 2016, i Paesi che produrranno più traffico in assoluto saranno gli Stati Uniti (22 exabyte al mese) e la Cina (12 exabyte al mese).

Il Driver di crescita principale: i contenuti video consumer
Globalmente, nel 2016 ci saranno un miliardo e mezzo di utenti Internet che fruiranno di contenuti video rispetto ai 792 milioni nel 2011.

La crescita a livello globale dei dispositivi connessi alla rete
Nel 2016, secondo le previsioni dello studio, ci saranno quasi18,9 miliardi di connessioni alla rete – in pratica 2,5 a testa per ogni abitante del pianeta.

Nel 2011, il 94% del traffico Internet dell’utenza consumer nasceva da pc. Entro il 2016, questo dato scenderà all’81%, indicando l’impatto che un crescente numero e varietà di strumenti quali tablet e smartphone, ha sul modo in cui si accede e si usa Internet.

Entro il 2016, le tv genereranno oltre il 6% del traffico Internet consumer (era il 4% nel 2011) e il 18% del traffico legato a contenuti video (era il 7% nel 2011), dimostrando l’impatto delle smart tv come opzione scelta da molti consumatori.

Aziende Usa, smartphone personale sdoganato per lavoro

Fenomeno Byod (Bring your own device) in crescita fra i colletti Usa. Un trend passato sotto la lente da Cisco, che ha realizzato un’indagine ad hoc – lo studio si chiama Cisco Ibgs Horizons – per verificare il livello di diffusione della nuova tendenza di portare sul luogo di lavoro i dispositivi mobili personali da parte dei dipendenti. Secondo lo studio, questa tendenza è ormai un dato di fatto e la consumerizzazione dei dispositivi mobili va affrontata dalle aziende dal punto di vista dell’IT, per prevenire problemi di security e gestione dei device personali in azienda.

Il 95% degli intervistati, su un campione di 600 manager, ha detto che la sua organizzazione permette l’utilizzo di didspositivi di proprietà dei dipendenti sul posto di lavoro. Entro il 2014 il numero di dispositivi in mano ai dipendenti passerà da una media di 2,8 del 2012 a 3,3. La mobility e l’uso di dispositivi portatili stanno aumentando, il 78% dei dipendenti d’ufficio Usa usa un dispositivo portatile per lavorare. Il 76% dei responsabili IT considera il fenomeno della consumerizzazione “abbastanza” o “estremamente” positivo per la propria azienda. I professionisti vogliono lavorare a modo loro e questo secondo Cisco può produrre anche dei risparmi per le aziende, compresi fra 300 e 1.300 dollari per dipendente a seconda del ruolo.

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