Il governo britannico ha confermato oggi che l’accesso universale a Internet su banda larga diventerà un diritto sancito dalla legge per i residenti in Uk grazie alla nuova norma chiamata Universal Service Obligation (USO): il broadband (velocità almeno di 10 Mbps) è un diritto universale ora riconosciuto da un obbligo di legge.
La velocità di 10 Mbps è il requisito minimo che secondo il regolatore Ofcom permette di soddisfare le esigenze di una famiglia-tipo in Gran Bretagna. Dopo un’attenta analisi, il governo britannico ha deciso per l’obbligo di legge come via più efficace per garantire che tutti nel paese abbiano una connessione broadband il prima possibile.
Londra riferisce in una nota ufficiale di aver ricevuto infatti nei mesi scorsi da parte di BT la proposta di usare degli accordi volontari per arrivare all’accesso universale. Il governo tuttavia non ha ritenuto tale proposta sufficiente per garantire il risultato della copertura del paese ed è andato avanti con l’idea dell’USO, ovvero del vincolo per legge. Secondo l’esecutivo britannico, solo l’obbligo di legge può garantire la copertura della banda larga fissa anche nelle aree remote entro il 2020, favorendo lo sviluppo dell’economia e dell società digitale in Uk. “Siamo però soddisfatti dei continui investimenti di BT per portare la banda larga in tutto il paese”, aggiunge la nota.
Il governo utilizza con questa nuova disposizione i poteri che ha acquisito con il Digital Economy Act 2017 grazie al quale ha avviato una consultazione sullo Universal Service Obligation in estate. Ora Londra definirà i dettagli legali con cui l’obbligo di accesso a Internet in quanto diritto universale sarà inserito in una legge il prossimo anno, tenendo conto anche delle indicazioni pervenute dalla consultazione. L’implementazione da parte dell’Ofcom richiederà due anni, in linea con gli obiettivi del governo di portare a tutti i cittadini entro il 2020 l’accesso a Internet ultra-veloce.