OLTRE IL GIARDINO

Internet tv, avanti tutta sulle app

La Tv lineare è agonizzante, sarà il Web a vincere. Molti consumatori si abboneranno a più di un servizio orientando le scelte in base all’esclusività

Pubblicato il 20 Mag 2013

netflix-120928150102

Netflix ha reso noto un documento in cui espone la propria visione di lungo periodo sul futuro della televisione e, cosa ancora più interessante, su chi sarà il vincitore. Il documento segue la pubblicazione degli ottimi risultati del primo trimestre 2013, in cui Netflix ha riportato oltre un miliardo di dollari di ricavi e 33 milioni di abbonati. Il documento illustra come Netflix intenda rivoluzionare il mercato dello streaming video.

Il futuro. La Tv lineare è agonizzante e sarà alla fine sostituita da app di internet Tv. Tra le ragioni di questo mutamento, le crescenti velocità di internet e la domanda di video streaming in alta risoluzione. La capacità ora usata dalla Tv lineare su cavo e fibra verrà riallocato alla trasmissione dati, in grande espansione. Diminuiranno gli abbonati alla Tv via satellite, la maggior parte dei quali si troverà in località non raggiunte da internet ad alta velocità (cavo o fibra). L’importanza di internet super veloce crescerà.

Gli investimenti. Netflix spende circa 350 milioni di dollari l’anno per mantenere e migliorare il servizio. Ma questo è nulla rispetto al budget per i contenuti: la library di Netflix costa circa 2 miliardi l’anno. La maggior parte è destinata ad accordi di licenza, come quello stipulato con Disney lo scorso dicembre. Una quota più piccola è riservata alla produzione di contenuti originali, come House of Cards.

I contenuti originali. Netflix intende limitare la produzione originale a contenuti che abbiano un valore nel lungo periodo e per cui ci sia molta domanda. La library non sarà mai la più completa tra quelle disponibili, ma non è detto che ciò sia un male. La politica dell’azienda è di avere il meglio per ogni categoria, invece che cercare di avere tutto e offrire il maggior numero di titoli. Netflix ha inoltre confermato di non essere interessata a contenuti d’attualità, reality show o sport, ma di volersi impegnare su soggetti con sceneggiatura. Ciò spiegherebbe perché ha deciso di non rinnovare l’accordo di licenza con Viacom, preferendo accordi separati per contenuti scelti di volta in volta.

La concorrenza. Netflix dichiara di non voler competere sui numeri con Comcast, Sky, Amazon, Apple, Microsoft, Sony, Google, ma di porsi come un brand per appassionati. Tuttavia l’azienda stima di poter raggiungere una base abbonati 2-3 volte maggiore di Hbo, dunque tra i 60 e 90 milioni di abbonati. Tra i concorrenti Netflix colloca Amazon Prime e Hulu, anche se non con la sua stessa gamma di contenuti ed esperienza. Localmente vi sono poi Now Tv e altri broadcaster o cable company. Secondo Netflix molti consumatori si abboneranno a più di un servizio. Il successo sui concorrenti si misurerà in ricavi maggiori, che garantiranno maggior spesa per contenuti, marketing e tecnologia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati