Facebook apre a sviluppatori e siti esterni Internet.org, il progetto lanciato un anno e mezzo fa che mira a portare la connessione web in zone svantaggiate del mondo. Una mossa per mettere a tacere le polemiche sulla ‘net neutrality‘ sorte nei paesi in cui il progetto è già sbarcato, poiché fino ad ora garantisce l’accesso solo ad alcuni siti e applicazioni di base proposti da Facebook e dai suoi partner. Quindi, in sostanza, dando poca libertà di scelta agli utenti.
Il principio di ‘net neutrality’ “può e deve coesistere” con Internet.org ha spiegato Mark Zuckerberg in un video in cui ha annunciato di voler raggiungere 4 miliardi di persone col progetto. Da oggi gli sviluppatori esterni potranno dunque elaborare app per la piattaforma a patto che seguano alcune linee guida, fra cui la produzione di contenuti accessibili con una connessione lenta.
Internet.org è fruibile tramite smartphone e consente fino ad ora di consultare, oltre a Facebook, una gamma limitata di portali connessi a servizi di base come prestazioni sanitarie, annunci di lavoro e informazioni locali senza pagare il traffico dati. Dal 2014, il progetto ha debuttato in Zambia, India, Colombia, Guatemala, Tanzania, Kenya, Ghana, Filippine ed Indonesia consentendo la connessione di più di 7 milioni di persone. Entro quest’ anno il servizio prepara una espansione in altri 100 paesi, come ha spiegato il vice presidente di Internet.org, Chris Daniels, all’ ultimo Mobile World Congress di Barcellona. Lo stesso Daniels ha sottolineato che per perseguire l’obiettivo di espansione di Internet ai paesi in via di sviluppo, Facebook potrebbe addirittura allearsi con Google.