Una grande azienda che diventa cliente di una startup. Anzi, una grande banca. Intesa Sanpaolo Casa, la società di intermediazione immobiliare del primo istituto di credito italiano, si è rivolta a due startup per offrire servizi all’avanguardia per la ricerca, l’acquisto, la ristrutturazione e l’arredo della casa. La prima, l’italiana CoContest (di cui l’istituto è anche entrato nel capitale), mette i proprietari di immobili in contatto con un network di architetti; la spagnola Habitissimo, consente attraverso la propria piattaforma online di servizi di professionisti di richiedere e confrontare fino a 4 preventivi orientandosi grazie alle recensioni degli utenti.
Un’esperienza positiva, quella con le due startup, tanto è vero che, secondo Anna Carbonelli, general manager Intesa Sanpaolo Casa, “potrebbero seguirne altre. Oggi le persone cercano in rete ciò di cui hanno bisogno e spesso preferiscono le risposte che trovano sui social a quelle dei siti istituzionali”. Per questo la società dell’istituto torinese ha scelto di “puntare a crescere non solo per linee interne, ma anche appoggiandoci a chi ha già sviluppato un profilo innovativo e una solida reputazione”. Fondata nel 2012 a Roma dai fratelli Federico e Filippo Schiano di Pepe e da Alessandro Rossi, CoContest permette di effettuare online una gara per trovare progetti di arredo e ristrutturazione di appartamenti: quando un cliente propone un contest per riprogettare uno spazio, riceve dalla community i progetti tra i quali scegliere il migliore a cui affidare l’incarico.
Di CoContest si parlò molto a maggio, quando 9 parlamentari presentarono un’interrogazione per verificare la legittimità della startup, accusata di indurre la “schiavizzazione” dei professionisti. Un’accusa alla quale CoContest ha replicato spiegando che “siamo disruptive perché mettiamo il potere in mano ai clienti”. Habitissimo, fondata nel 2009 e ora leader del settore in Spagna e presente in 8 Paesi del mondo, ha ormai oltre 2 milioni di richieste di preventivo e un network di oltre 270mila professionisti e genera un movimento annuale di 840 milioni in lavori di edilizia, ristrutturazioni e servizi. E ora, grazie all’accordo con Intesa Sanpaolo Casa, la startup fa un ulteriore passo avanti: “Siamo contenti di questa partnership e speriamo di continuare aggiungendo trasparenza e fiducia nel settore della costruzione e della ristrutturazione”, commenta il Ceo e cofounder Jordi Ber.