SMART&START ITALIA

Invitalia chiude l’anno con 120 startup finanziate, attivati investmenti per 74 milioni

Tracciato il bilancio 2021 dell’incentivo rivolto alle realtà innovative su tutto il territorio nazionale: generati 800 posti di lavoro. Lombardia in prima fila. Le imprese sostenute dal 2013 salgono a 1.260, con 7.800 nuovi occupati

Pubblicato il 17 Dic 2021

Schermata 2021-12-17 alle 13.44.51

Smart&Start Italia, l’incentivo di Invitalia rivolto alle startup ad alto contenuto innovativo su tutto il territorio nazionale, chiude il 2021 con numeri di tutto rispetto: 120 startup innovative finanziate, con 74 milioni di euro di investimenti attivati e più di 800 posti di lavoro creati. Su 349 domande esaminate, 123 hanno ottenuto una valutazione positiva, con un tasso di ammissione del 35%. Le agevolazioni complessivamente concesse nel corso dell’anno sono pari a 60 milioni di euro.

Tra i progetti finanziati, il 22% riguarda il settore dell’Internet of things, seguito dalle Life sciences (15%) e dall’e-commerce (13%). Ben rappresentati anche i settori ambiente, energia e cloud computing. I due terzi delle startup finanziate provengono dal centro-nord, in particolare dalla Lombardia, che con il 26% dei business plan approvati è nettamente la regione più rappresentata. A seguire Campania (13%), Sicilia (10%) ed Emilia Romagna (8%).

A disposizione ancora una dotazione di 80 milioni di euro

I risultati complessivi della misura esprimono un diffuso potenziale di innovazione che proviene dal mondo delle startup. Smart&Start Italia, che ha ancora una dotazione di 80 milioni di euro, si conferma il più importante incentivo nazionale per un target imprenditoriale di livello elevato in termini di profili professionali, idee innovative, soluzioni hi-tech. Dalla sua partenza, nel settembre 2013, ha sostenuto con 470 milioni di euro più di 1.260 startup, con la creazione di quasi 7.800 posti di lavoro qualificati.

Presentando la domanda online sul sito di Invitalia è possibile ottenere un finanziamento a tasso zero fino a 1,5 milioni di euro, senza garanzie. Inoltre, le startup con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico del Centro Italia possono ricevere un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% della somma ricevuta.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati