Inwit, Cellnex non molla la presa: gara aperta sulle torri

L’offerta del gruppo spagnolo guadagna terreno rispetto a quelle di Ei Towers e di American Tower. Ma tutto sarà possibile fino alla presentazione delle offerte vincolanti, prevista per metà marzo

Pubblicato il 26 Gen 2016

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Delle tre manifestazione d’interesse, quindi offerte non vincolanti per l’acquisizione del 45% di Inwit, la società che riunisce le torri di trasmissione di Telecom Italia, a prendere quota nell’ultimo periodo è quella presentata Cellnex, la società che si era già aggiudicata in passato le torri messe sul mercato da Wind e che mira a diventare il principale operatore nazionale di questo genere di infrastrutture. Per questo, pur non avendo per il momento messo nero su bianco l’offerta economicamente più vantaggiosa, sta pianificando una serie di incontri, riporta MF, con i vertici di Telecom e anche con Vivendi per poter spiegare la propria “visione strategica”. E non è escluso che possa nelle prossime settimane limare al rialzo la propria offerta fino a renderla equivalente con quella avanzata da Ei Towers.

Quanto proprio a Ei Towers, la società delle torri nell’orbita Mediaset, reduce dal fallimento dell’Opas su Rai Way, ha presentato una prima offerta limitata al 29,9% di Inwit, ma che valorizza le azioni a 5 dollari ognuna, contro una quotazione che negli ultimi giorni si è aggirata attorno ai 4,22. Più nell’ombra è rimasta finora l’offerta di American Tower. La partita è destinata così a rimanere aperta almeno fino al 15 marzo, il termine fissato per la presentazione delle offerte vincolanti, dopo aver valutato le quali Telecom Italia deciderà con chi procedere in trattativa esclusiva.

Le stime circolate finora riportano che il valore dell’asta potrebbe arrivare a circa 2 miliardi di euro, dal momento che se un unico soggetto si aggiudicasse l’intero 45% di Inwit messo sul mercato dovrà poi obbligatoriamente fare un’offerta per le azioni possedute dai soci di minoranza.

Cellnex dal canto suo sta seguendo la strategia di diventare il maggior operatore del settore in Italia, grazie anche alle 7.698 già acquistate da Wind e Atlantia, alle quali la società vorrebbe sommare le circa 11mila torri di Tim.

Intanto per il 3 febbraio è previsto che Inwit presenti un aggiornamento del piano industriale 2016-2019, pubblicando contestualmente i risultati del quarto trimestre 2015. Secondo gli analisti di Kepler Cheuvreux si aspettano che il piano si focalizzi sui ricavi da terzi, su nuovi servizi e sulla riduzione dei costi di locazione. Exane Bnp Paribas ha intanto segnalato Inwit tra le quattro migliori scelte per il 2016 tra le società italiane di media capitalizzazione. Per gli analisti si tratta di titoli difensivi e di una società “che ha meno bisogno di investire, genera più cassa, offre un buon flusso potenziale di cedole e presenta un profilo di crescita più sicuro rispetto ai peer”.

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