“Qualsiasi decisione spetta a Telecom Italia. Da quando sono arrivate le offerte abbiamo alzato una muraglia cinese con Telecom e da allora abbiamo accettato solo comunicazioni formali”. Lo ha detto Oscar Cicchetti, amministratore delegato di Inwit, rispondendo durante l’assemblea del gruppo alle domande degli azionisti sulle offerte vincolanti per la cessione del pacchetto di controllo della società delle torri oggi in mano a Telecom Italia, che ha in programma un Cda sui conti il 5 maggio.
“L’integrazione tra torri broadcasting e torri di telecomunicazioni genera pochissime sinergie – ricorda Cicchetti – per questo come partner per noi sembrerebbe meglio Cellnex, ma dipende anche dalle condizioni dei loro contratti, se i clienti sono amovibili o no, e questo non lo conosciamo”.
Quanto alle scelte future di Inwit, “se dovesse arrivare sul mercato un numero di torri interessanti, sarebbe un’occasione da cogliere – prosegue – Siamo pronti. Questo settore vivrà un periodo di operazioni straordinarie: merger, fusioni, altre acquisizioni. Noi con poco debito e la nostra bassa leva finanziaria potremmo essere interessati a operazioni di acquisizione, ma se in due anni queste operazioni straordinarie non si verificheranno, potremmo pensare a operazioni di riequilibrio, anche di distribuzione di un dividendo straordinario o cose del genere”.
La corsa per l’acquisizione della quota di Inwit messa in vendita da Telecom Italia, su cui sono già state presentate le offerte vincolanti, è ormai ristretta a due concorrenti, Ei Towers e la joint venture tra Cellnex ed F2i, dopo il ritiro del terzo gruppo che aveva presentato una manifestazione di interesse, American Tower.
Telecom Italia ha in portafoglio il 60% di Inwit, e sarebbe disposta a cedere fino al 45%. Le due offerte in campo sono l’espressione di due strategie differenti, tra le quali Telecom sarà chiamata a scegliere: si tratterà di capire, oltre alla valutazione sull’aspetto economico, se la società preferirà cedere il controllo di Inwit, tenendone il 15% e accettando l’offerta per il 45% del capitale presentata da Cellnex-F2i, che sarà poi chiamata a fare un’Opa sul flottante, o se vorrà tenere il controllo della società, e quindi accettare l’offerta di Ei Towers, che acquisirebbe al massimo il 29,9% del capitale, con il proposito di conferire in un secondo tempo a Inwit un migliaio delle torri di tlc che già detiene.
Stando alle indiscrezioni che sono circolate finora l’offerta di Cellnex potrebbe prevedere un rilancio rispetto a quella originaria di 4,5 euro per azione, e potrebbe portare a un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro, compresa l’offerta pubblica di acquisto, obbligatoria se l’offerta venisse accettata da Telecom. Quanto a Ei Towers, la società partecipata da Mediaset aveva originariamente messo in campo un’offerta da 5 euro per azione sul 29,9% del capitale di Inwit, circostanza che non renderebbe obbligatoria l’Opa. L’eventuale successiva cessione a Inwit di 100 torri per le Tlc avrebbe invece un valore che si aggira attorno a 200 milioni di euro.