Ubs pronta ad andare per vie legali e rilvalersi sul Nasdaq per le perdite subite con l’ipo di Facebook. La maggior banca elvetica, ha quantificato la perdita accumulata a causa dello svolgimento dell’operazione a 349 milioni di franchi (290 milioni di euro). Ubs andrà per vie legali e chiederà un risarcimento al listino tecnologico Usa “sono stati proprio gli errori pratici del Nasdaq a provocare la perdita”, spiega il gruppo. Ubs ha visto ridursi l’utile trimestrale in buona parte a causa di questo rosso legato al binomio Facebook-Nasdaq.
Secondo Ubs gli ordini di acquisto per conto di clienti sono rimasti per molte ore inevasi e quindi sono stati ripetuti secondo gli standard vigenti. Alla fine, il Nasdaq ha esposto la banca a molte più azioni Facebook di quante ne fossero state ordinate.
“Sebbene non vi possa essere certezza riguardo al valore dell’indennizzo ottenibile – spiega Ubs – chiederemo risarcimento per l’intero importo della nostra perdita”.
lL gruppo bancario elvetico ha realizzato nel secondo trimestre 2012 un utile netto di 425 milioni di franchi, un risultato dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2011. La performance è inferiore alle attese degli analisti ed alla Borsa di Zurigo il titolo in mattinata era in discesa di circa il 5%. Al termine dei primi tre mesi 2012 l’istituto aveva conseguito un risultato di 827 milioni di franchi. Il settore dell’investment banking ha resgistrato una perdita ante imposte di 130 milioni, a fronte di un utile di 730 milioni nel primo trimestre 2012. I ricavi operativi sono rimasti sullo stesso livello di quelli del primo trimestre 2012: 6,408 miliardi contro 6,525 miliardi. Il risultato ante imposte si è contratto a 951 milioni, dopo gli 1,304 miliardi del periodo gennaio-marzo.
Sui primi sei mesi 2012 l’utile netto è di 1,252 miliardi, contro i 2,822 miliardi della prima metà dello scorso anno.