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IR Top: digital economy, l’Italia cresce più dell’Europa

Rapporto IR Top: +28% l’incremento di fatturato delle aziende “digitali” contro una media europea del 23%. Anna Lambiase: “Megatrend di investimento che caratterizzerà l’evoluzione dei mercati finanziari nel prossimo decennio”

Pubblicato il 05 Feb 2015

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Aziende digital, l’Italia supera l’Europa per crescita di fatturato. Secondo il rapporto “Digital economy on capital markets” condotto da IR Top, le società italiane si distinguono nel panorama europeo per gli elevati tassi di crescita sul fatturato 2013: +28% rispetto ad una crescita media europea del 23%. Anche la marginalità è superiore: +13% rispetto a +11%. Nonostante la crescita in termini assoluti il mercato ha ancora dimensioni inferiori: infatti la capitalizzazione media dell’azienda digital italiana è di 35 milioni contro una media europea di 111 milioni. Per Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top il digital “che con il 21% delle società e il 27% della raccolta da Ipo rappresenta il secondo settore del mercato Aim Italia dopo il green, rileva un forte interesse da parte degli investitori istituzionali esteri (38% del totale) e conferma nel primo semestre 2014 un trend di crescita a doppia cifra in termini di fatturato”.

Lo studio, presentato nel corso del Digital Investor Day (hanno partecipato oltre 50 investitori e alcune tra le principali società quotate italiane del settore) è stato condotto dall’Ufficio Studi interno IR Top. L’indagine ha preso in esame un panel di 12 società quotate sul mercato AIM Italia (Axelero, Digital Magics, Expert System, Go Internet, Mailup, MC-link, Neurosoft, Primi sui Motori, Softec, Tech-Value, Tecnoinvestimenti e Triboo Media), 49 in UK, 19 in Germania e 15 in Francia.

La selezione è stata effettuata individuando business model basati su tecnologie digitali nell’ambito di 7 macro aree di attività: Marketing & Communication (e-marketing & communication, e-advertising, social media); Web Services (creazione di servizi web, servizi cloud, social network e piattaforme per ecommerce e social commerce); Software & Big Data Management (database management, elaborazione e monitoraggio dati); Mobile, TelCo & Iot (creazione di app e Internet of Things); Digital Entertainment & Design multimediale (visual e graphic design, animazione 3D e multimediale, gaming, intrattenimento educativo, ecc.); E-commerce; Venture Capital di start up digitali.

Secondo lo studio l’identikit dell’azienda media rileva un fatturato 2013 di 59 milioni di Euro in crescita del 23%, un EBITDA di 8 milioni di Euro (18% sul fatturato), in crescita dell’11% e una capitalizzazione di 111 milioni di Euro.

Inoltre sul mercato Aim UK l’azienda digital rileva in media un fatturato 2013 di 40 milioni di Euro (+37% rispetto al 2012), un EBITDA di 4 milioni di Euro (18% sul fatturato) in crescita dell’8% rispetto al 2012 e una capitalizzazione di 107 milioni di Euro.

Le aziende sui mercati Germania e Francia si caratterizzano per dimensioni più elevate sia in termini di fatturato (93 milioni di Euro e 111 milioni di Euro rispettivamente) che di capitalizzazione (160 milioni di Euro e 127 milioni di Euro rispettivamente).

Nel capitale delle società digital italiane sono presenti 29 investitori istituzionali (di cui il 38% esteri). Gli investitori esteri più attivi per numero di partecipazioni sono gli svizzeri Lemanik e Pharus Management e i francesi Axa Investment Managers. Tra gli italiani Zenit, AcomeA, Banca Ifigest, Sella Gestioni, Arca Sgr e Anima Sgr.

Il digital rappresenta, insieme alla sostenibilità, uno dei megatrend di investimento che caratterizzeranno l’evoluzione dei mercati finanziari nel prossimo decennio e su cui stanno convergendo le scelte dei fondi tematici di alcune tra le maggiori case di investimento internazionali” dice Lambiase. “Dopo il 2014, che ha visto 7 IPO digital su AIM Italia su un totale di 22 quotazioni, ci attendiamo anche un 2015 interessante sul fronte delle IPO digitali. In IR Top monitoriamo costantemente i trend di sviluppo del mercato AIM Italia, al quale sono dedicati il primo portale in Italia, www.aimnews.it e il volume “La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli Investitori istituzionali nel capitale”, edito da FrancoAngeli.

Secondo Barbara Lunghi, Head of Mid&Small Caps Borsa Italiana – LSE Group “negli ultimi due anni abbiamo osservato un notevole incremento delle Ipo su AIM Italia, sia in termini numerici sia di capitali raccolti. Tra queste molte sono aziende legate all’economia digitale, per loro natura in continua evoluzione ed espansione. AIM Italia si rivela un canale particolarmente adatto per supportare progetti di sviluppo domestico e internazionale, consolidare la quota di mercato e rafforzare la struttura patrimoniale”.

Per Andrea Rangone, Responsabile Osservatori Digital Innovation, School of Management Politecnico di Milano “L’economia digitale sta diventando sempre più pervasiva e rilevante nello scenario economico complessivo del nostro paese. In particolare, la Internet Economy pesa già oggi in Italia circa il 3% del PIL ma è destinata a crescere molto nei prossimi anni, considerando che nei paesi più avanzati l’economia basata su internet pesa già adesso oltre il 5%. Questo gap rappresenta una notevole opportunità per le imprese italiane che di digitale si occupano, avendo di fronte un potenziale di crescita enorme”.

Dopo un 2014 di grande successo per quanto riguarda il numero di nuove società quotate su AIM Italia, si prevede un 2015 di consolidamento di questo trend – dice Matteo Pontello, Head of Equity Sales and trading Integrae SIM -. Ci sono sicuramente ancora alcune criticità da dover affrontare per alimentare e consolidare un vero e proprio mercato secondario cosi da darne più appetibilità. Siamo sicuri che tramite lo sviluppo di procedure ben strutturate il mercato AIM si avvierà verso un processo di crescita e maturazione che attrarrà nuovi investitori istituzionali interessati ad investire nel panorama delle PMI italiane, settore in forte sviluppo e con delle importanti opportunità di crescita e up-side per gli investitori”.

Alessandro Reggiani, Presidente e Amministratore Delegato di Primi sui Motori: “Abbiamo deciso di partecipare al Digital Investor Day perché è fondamentale far fronte comune con le altre protagoniste del mercato digitale italiano nel diffondere, anche fra gli investitori già preparati, la conoscenza e le sfumature di questo settore in continua crescita, in controtendenza rispetto ai settori più tradizionali. Noi del Gruppo Primi sui Motori siamo ogni giorno a contatto con aziende di ogni calibro proponendo i nostri servizi di Digital Marketing; anche in questo ambito diamo così il nostro contributo di evangelizzazione verso le realtà italiane che hanno deciso di affrontare seriamente l’opportunità che il web ed il mobile offrono al Business. Siamo da tanti anni nel mercato del Digital Marketing in Italia e possiamo confermare cha la domanda è vieppiù vivace e crescente. Ecco perché riteniamo che gli investitori trarranno grande beneficio dai contenuti dell’evento”.

Stefano Achermann, Amministratore Delegato di Be: “Il Gruppo Be sta investendo molto sul cosiddetto “Digital” che per noi vuol dire supportare l’evoluzione del business attraverso una diversa interazione con i propri clienti e con i propri partner. Abbiamo assistito negli anni passati a diverse “rivoluzioni”: internet ci ha connessi in un’unica grande comunità ed ha creato una dimensione diversa nella quale rappresentare individui ed aziende. Ci sono voluti molti anni perché come individui imparassimo a frequentarla ed usarla e come aziende ne cogliessimo il potenziale. L’evoluzione della comunicazione e del marketing, il cosiddetto “social” non sono altro che il naturale e sempre più maturo uso della rete. Il Digitale nella nostra visione non è altro che un ulteriore passaggio di trasformazione dell’intero ecosistema di business alla ricerca di una superiore sintesi. I suoi impatti sono sul mondo fisico, sui canali tradizionali, sulla rete, sul modo stesso di percepire la realtà. Sfruttandone le potenzialità non solo recupereremo del valore ridisegnando le piattaforme di produzione e distribuzione ma saremo capaci di parlare diversamente ai nostri clienti cogliendone desideri e bisogni oggi non serviti.”

Enrico Gasperini, Presidente e Amministratore Delegato di Digital Magics: “Il digitale rappresenta il futuro per l’economia di tutti i Paesi del mondo: non solo perché contribuisce alla crescita imprenditoriale e all’occupazione soprattutto per i giovani, ma anche perché le nuove tecnologie stanno rivoluzionando e innovando interi segmenti di mercato sia dal lato consumatore che dal lato impresa. Le startup FinTech stanno cambiando i servizi finanziari tradizionali delle banche e degli istituti di credito, quelle del TravelTech il mondo dei viaggi e del turismo: sono solo due esempi dei tanti ambiti che stanno modificando radicalmente e rapidamente i propri modelli di business. Le istituzioni, le aziende, gli investitori e le Borse di tutto il mondo hanno creduto e continuano a investire sul digitale. L’Italia sta iniziando ora e l’AIM Italia sta diventando sempre più la piattaforma per le imprese italiane digitali e tecnologiche come Digital Magics. La nascita di un evento come il ‘Digital Investor Day’ è un forte segnale di crescita per la costruzione di un ecosistema dedicato al ‘Made in Italy digitale’”.

Luigi Capello, Amministratore Delegato di LVenture Group: “Il nostro progetto è partito alla fine del 2010 e oggi abbiamo un’importante storia da raccontare, sintetizzata da 3 numeri: 25 le startup nel nostro portafoglio, 3,3 milioni di Euro i nostri investimenti diretti nelle startup, che diventano oltre 11 milioni di Euro se sommiamo quelli realizzati anche da altri co-investitori. Questi numeri testimoniano la nostra rapida crescita e – allo stesso tempo – l’importanza di proseguire nella strategia di collaborazione con altri investitori e con le corporate, che ci consentiranno nei prossimi mesi di continuare a crescere di incrementare il nostro supporto nella valorizzazione delle startup“.

Elio Radice, Amministratore Delegato di Tech-Value: “L’eccellenza e la specificità delle aziende presenti oggi rende evidente la complessità del mondo digitale. Tech-value, specializzata nella fornitura di servizi IT per le aziende “engineering Intensive” del settore manifatturiero, ha come obiettivo la gestione dell’Infrastruttura IT dei dipartimenti di progettazione per consentire alle aziende di concentrarsi sulla creazione e gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM). La globalizzazione dei mercati e le esigenze di Time To Market portano le imprese a sviluppare i propri prodotti in Co-design, ovverossia in modo integrato con i fornitori. L’aumentata complessità porta l’Information Technology ad assumere un ruolo sempre più strategico nelle imprese. I risultati ottenuti da Tech-Value nel corso degli anni dimostrano la solidità e la concretezza delle soluzioni offerte, divenute ormai indispensabili per le aziende che vogliono competere in mercati sempre più globali.”

Stefano Spaggiari, Amministratore Delegato di Expert System: “L’impatto delle tecnologie digitali ha assunto negli ultimi anni dimensioni dirompenti sia nel mondo del lavoro che nelle modalità di interazione e comunicazione tra gli individui. Un tale fenomeno ha determinato un grande proliferare di informazioni, i cosiddetti big data, ai quali Expert System con le proprie competenze e il software proprietario Cogito, fa fronte proponendosi quale innovativa soluzione per l’analisi e la comprensione “intelligente” ed efficace. Abbiamo accolto con molto favore l’iniziativa di IR Top, promotore del primo investor day dedicato alle società operanti nel segmento digital, oggi ampiamente rappresentato in Borsa Italiana, con l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente la comunità finanziaria sulle tematiche di innovazione e sulle significative opportunità di crescita offerte a livello internazionale dove le nostre tecnologie sono apprezzate.”

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