STREAMING MUSICALE

iRadio, sale a bordo anche Sony

Dopo Universal Music e Warner, Apple stringe accordi con il gruppo giapponese per il nuovo servizio di streaming musicale. Attesa la presentazione ufficiale alla conferenza con gli sviluppatori di lunedì

Pubblicato il 07 Giu 2013

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Anche Sony Music sale a bordo di iRadio. Dopo un braccio di ferro durato settimane, secondo nuovi rumor provenientI dal sito specializzato “AllThingsD” è stato stretto l’accordo definitivo tra Apple e la terza delle maggiori etichette discografiche che ancora mancava al gruppo per lanciare il suo servizio di musica in streaming.

Senza divulgare i dettagli dell’accordo, il sito riferisce che Sony andrà così a unirsi a Universal Music e Warner, già da tempo partner di iRadio. L’annuncio ufficiale potrebbe avvenire lunedì prossimo durante l’evento in programma alla Wwdc (Wordlwide Development Conference) che si terrà a San Francisco dal 10 al 14 giugno.

Qualche tempo fa i media del settore avrebbero riferito di attriti tra la Mela e Sony/Atv, la divisione del colosso giapponese dedicata all’editoria musicale. Il compenso proposto dall’azienda di Cupertino per ogni 100 brani mandati in streaming – 6 centesimi – sembrava fosse stato giudicato da Sony troppo basso per concedere il catalogo senza riserve, considerato anche che competitor come Spotify e Pandora arrivano a tariffe più alte, fino a 30 centesimi. Apple però, secondo le indiscrezioni, avrebbe rinegoziato compensi più alti e avrebbe promesso anche una parte in revenue sharing derivante dalla vendita di spazi pubblicitari.

Sempre stando a fonti giornalistiche, la presentazione di iRadio il prossimo lunedì potrebbe non corrispondere all’effettiva partenza del servizio per gli utenti, ma piuttosto essere un lancio per sviluppatori e advertiser, con il successivo approdo al grande pubblico rimandato all’autunno.

Non si sa ancora molto sulle effettive caratteristiche di iRadio, se non la sua integrazione in iTunes e la possibilità di creare delle vere e proprie stazioni radio personalizzate. Il modello di distribuzione dovrebbe essere più simile a quello di Pandora che a Spotify, anche se da quest’ultimo pare che iRadio eredità gli spot audio.

La notizia del previsto debutto di Iradio risale ai primi di aprile, ma lo scorso 10 maggio si era verificata una battuta d’arresto, probabilmente perché le case discografiche stavano tirando la corda sui diritti.

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