Dai droni in volo sulle coltivazioni alle sale di controllo hi-tech, la banda larga a servizio delle aziende agricole italiane potrebbe offrire importanti possibilità all’intero settore, per essere più moderno, efficiente e competitivo sul mercati, da quello nazionale a quelli internazionali. A sottolinearlo è Ezio Castiglione (nella foto), presidente di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo.
“Il vantaggio dell’Italia nel settore dei prodotti alimentari è a rischio e particolarmente indifeso se si sceglie di concedere il prodotto italiano a “piattaforme digitali universali” dove il confronto avviene con prodotti privi della stessa qualità filiera produttiva – afferma Castiglione – Compreso il rispetto dei diritti civili. La qualità che caratterizza il prodotto italiano è già oggi in difficoltà per l’aggressione realizzata dalle ‘piattaforme digitali universali’ che non hanno assolutamente da tenere presente ed osservare le procedure frammentate che colpiscono la produzione italiana e quindi sono in grado di offrire a prezzi impensabili prodotti assolutamente confondibili che una volta, per massa imposta ai Consumatori, possono sostituire nel gusto i prodotti italiani”.
“Il sistema Paese deve rompere il gioco dei veti incrociati tra le aziende Tlc, sempre più indebitate – continua – e assicurare ovunque la banda larga anche con tecnologie integrative in grado di dotare le Imprese della banda larga, che dovrebbe essere considerata un’opera di urbanizzazione primaria”. “Potrebbe bastare il semplice codice fiscale dell’Impresa perché io possa posso riconosciuto dal sistema Paese – spiega il presidente di Ismea – e informato delle opportunità di servizi logistici per la mia attività e per la gestione digitale della mia produzione sul mercato internazionale”.
Il presidente di Ismea si sofferma su alcuni degli aspetti principali della carenza di innovazione e di Ict nell’agricoltura italiana: “L’ascolto digitale delle valutazioni sul prodotto italiano per Continente, e sino al dettaglio della Regione – afferma – è l’attività di web reputation che manca: è necessario fornire ai molti piccoli produttori il servizio di Customer Web Reputation senza il quale oggi non vende più nulla nessuno”. “Il cambiamento – spiega Castiglione – è soprattutto determinato dalla competenza di economia digitale assicurata all’azienda, sovvertendo la visione che la tecnologia è solo uno strumento”. C’è spazio anche per alcune proposte concrete: “Una control room digitale operante con droni intelligenti – afferma – fornirebbe dati nuovamente unici sulla qualità dei prodotti alimentari oltre che svolgere l’azione di prevenzione ambientale”. Per questo Ismea sta studiando una piattaforma che “ponga l’obiettivo alle tecnologie” e che sia in grado “di includere e non escludere il tipo di azienda medio-italiana”, e che arrivi al risultato “di portarla a sistema digitale in funzione della sua capacità produttiva di qualità e di credibilità”.