Quando si tratta di offrire un ambiente competitivo per le aziende
del software, l’Europa è ancora indietro rispetto agli Stati
Uniti e si profila un preoccupante divario, anche e soprattutto nei
Paesi più grandi, come Germania, Regno Unito e Francia, che
vengono superati in Europa da alcuni Paesi piccoli ma molto più
avanzati. Ad affermarlo è uno studio del tedesco Fraunhofer
Institute, secondo cui la Danimarca e l’Irlanda hanno punteggi
più alti persino degli Stati Uniti se si considera la capacità di
creare un ambiente favorevole agli investimenti, di sviluppare la
ricerca e lo sviluppo e di promuovere la domanda interna di
programmi software.
“In questi mercati le società locali sono piccole ma molto
specializzate”, spiega Timo Leimbach del Fraunhofer’s
Institute, il cui studio ha considerato 25 nazioni europee, gli
Stati Uniti e il Giappone. “Tuttavia se si guarda all’Europa
nel complesso, si nota che la regione non conta molte software
company di grandi dimensioni e quando ci sono, come nel caso di
Sap, si tratta di aziende vecchie, fondate negli Anni ‘70”.
La tedesca Software Ag, che ha commissionato lo studio Fraunhofer,
è talmente preoccupata dal divario tra Europa e Usa che sta
spingendo il governo di Berlino – e anche l’Unione europea –
a impegnarsi più a fondo per creare aree dove si concentrino le
competenze informatiche, simili alla Silicon Valley americana.
Secondo il Ceo di Software, Karl-Heinz Streibich, una possibile
soluzione al ritardo europeo risiede infatti nella realizzazione di
un ecosistema basato su tre cardini: “collaborazione, reti e
cluster”.
Nella classifica stilata dallo studio, la Germania è decima. La
domanda di software è simile a quella della Gran Bretagna, ma in
termini economici i risultati sono inferiori. La Germania è la
patria di Sap; ciononostante il livello di occupazione nel settore
software non è alto. Il punteggio è ancora più basso quando si
considerano le condizioni di business generali per le aziende It,
per esempio la burocrazia.
Il Regno Unito è il maggior mercato europeo per l’informatica ma
è sesto nello studio. I benefici economici che trae dall’essere
la testa di ponte europea per le aziende americane come Microsoft
sono grandi, ma non si impegna molto, secondo il Fraunhofer, in
termini di spesa in ricerca e sviluppo. La Francia è addiritttura
dodicesima: non investe in ricerca e sviluppo e manca di lavoratori
specializzati.