IT, non funziona la “security by obscurity”

Nella gestione degli eventi avversi diventa centrale coinvolgere gli utenti

Pubblicato il 23 Mag 2011

«Acqua e fuoco i nemici dei sistemi IT»: potrebbe sembrare una
frase a effetto o uno spot pubblicitario. Invece è la
constatazione delle cause dei due più gravi incidenti occorsi a
server farm in Italia negli ultimi anni. L’incendio al server di
Aruba, sprigionatosi nella sala che ospitava i gruppi Ups, ha reso
indisponibili oltre mille siti web e non operative oltre 5 milioni
di caselle e-mail per 12 ore. Un altro incidente, dalle maggiori
conseguenze, si verificò il 2 gennaio 2004 quando, per un guasto
all’impianto di condizionamento, si allagò la sala server della
centrale Telecom di Tor Pagnotta (Roma). Per consentire
l’intervento dei Vigili del fuoco fu necessario spegnere il
sistema di condizionamento: la temperatura nei server crebbe fino a
provocare la fusione dei chip.

L’evento paralizzò le comunicazioni wired e wireless di tutti
gli operatori per sei ore nella zona Sud di Roma, con effetti
riscontrabili anche nei giorni successivi, almeno per quel che
riguardava le comunicazioni verso l’estero. Si riscontrarono
problemi a circa 10mila uffici postali e 1.000 sportelli bancari e
anche all’aeroporto di Fiumicino, dove i desk non Alitalia furono
obbligati ad utilizzare le procedure manuali per il check-in, con
ripercussioni nei voli in mezza Europa. Si rischiò un black-out
elettrico: la sala operativa di Acea perse il controllo di metà
delle sottostazioni elettriche che servono a gestire la rete a
Roma. Questi episodi risaltano quali esempi da manuale per quel che
riguarda gli aspetti di risk analysis per come, in entrambi casi,
l’evento, non solo si è prodotto, ma ha anche evidenziato che i
piani di Business Continuity non hanno operato al meglio. Eppure
siamo certi che entrambe le strutture avessero effettuato
correttamente le procedure previste ed effettuato i controlli
prescritti. E allora, perché?

Come sempre, “The devil is in the details”! Quanto più una
struttura è complessa, articolata e sofisticata, tanto più vale
la teoria di Charles Perrow dei “Normal Accidents”. Lo studioso
americano teorizzava, già a metà degli anni ’80, che in
presenza di strutture in cui possono verificarsi nel tempo in modo
arbitrario due o più eventi avversi, esisterà sempre una
concatenazione tale da rendere inefficienti i sistemi di ridondanza
presenti (si veda il black-out del 2003 negli Usa); quindi la
domanda da porsi non è se un evento disastroso accadrà, ma solo
quando questo succederà.

Cerchiamo di vedere, però, il bicchiere mezzo pieno. Questi
episodi devono farci riflettere su come dovrebbe intendersi la
Business Continuity. Da più parti sta emergendo la necessità di
una sua diversa impostazione, che trova appropriata declinazione in
due leggere e complementari varianti di tale espressione, ovvero
“Business Resilience” e “Service Continuity”. Con la
locuzione “Business Resilience” si mette in evidenza che
l’obiettivo è disegnare sistemi e processi robusti, in grado
cioè di operare, eventualmente in modalità degradata, anche in
assenza di alcuni o molti dei suoi elementi strategici. Nella
letteratura inglese si è introdotto il termine di plasticity per
indicare, appunto, la capacità del sistema di adattarsi alle
risorse disponibili e, quindi, di mantenere la sua capacità di
erogare in ogni caso un sotto-insieme di servizi.

L’altro termine, “Service Continuity”, appare ancora più
rivoluzionario. L’elemento principale delle politiche di gestione
degli eventi anomali non è più la perseveranza del business
quanto porre al centro dell’attenzione l’utente finale.
Apparente paradosso considerando il fine ultimo delle aziende: fare
business. Ma è sempre più chiaro che l’obiettivo si centra solo
coinvolgendo l’utente nel processo di gestione dell’evento
avverso. Un aspetto che ha molto infastidito gli utenti è stata la
quasi totale assenza di informazioni che le società hanno fornito
all’utenza. Sia Telecom Italia che Aruba, nella fase incipiente
della crisi, non hanno ritenuto di dover allertare i propri clienti
, né fornito indicazioni sull’evoluzione della crisi e sulle
previsioni relative alla soluzione.

Rendendo impossibile la messa in esercizio delle strategie di
contenimento del danno da parte degli utenti. Con una comunicazione
immediata Acea avrebbe potuto dislocare squadre di intervento sul
territorio per operazioni di manovre manuali. Allertando
tempestivamente gli utenti Aruba avrebbe consentito loro di mettere
in atto varie tipologie di azione, come, per fare un solo esempio,
il reindirizzamento. La “security by obscurity” non è
certamente la strada migliore per approcciare queste
problematiche.

* Direttore Master in Homeland Security dell’Università Campus
Biomedico
e Segretario dell’Associazione Italiana Esperti Infrastrutture
Critiche-Aiic

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati