La crescita torna la priorità per i fornitori di soluzioni di
outsourcing It, secondo un sondaggio condotto da Gartner: il 62%
del campione ha indicato nella crescita la priorità strategica per
quest’anno e ha in piano marketing aggressivo, investimenti nel
cloud e offerte "as a service" per guadagnare nuovi
clienti.
“E’ chiaro che i provider sono ottimisti nonostante
l’incertezza che regna nelle economie globali”, dichiara Rolf
Jester, vice president e distinguished analyst di Gartner. “Noi
prevediamo che il mercato dei servizi di outsourcing It
raggiungerà i 313,2 miliardi di dollari nel 2011, con una crescita
del 6,9% rispetto al 2010, e crescerà a un tasso annuale composito
del 4,6 % fino a tutto il 2015.”
Gartner ha effettuato un sondaggio online nel primo trimestre 2011
tra 47 provider di outsourcing It, pari al 62% del mercato
totale.
“Molti provider pensano di destinare importanti risorse
finanziare al marketing e di conquistare nuovi clienti per crescere
anche più del mercato di riferimento”, afferma Bryan Britz,
research director di Gartner. “Almeno il 50% del campione rivela
che spenderà dal 2 al 5% del fatturato per il marketing nel 2011 e
inoltre due terzi dei provider continueranno a investire
significativamente (oltre il 6% del fatturato) nella forza
vendita”.
La priorità dei provider di outsourcing è infatti conquistare
nuovi clienti: il 45% lo indica come l’obiettivo numero uno per
il 2011, pur riconoscendo che la gran parte delle revenues di
quest’anno verranno dai clienti esistenti.
Quanto ai modelli di erogazione, il cloud è la priorità per il
2011, ma con qualche contraddizione. Il 60-64% del campione ha
indicato infatti gli investimenti nel cloud all’interno delle
prime tre priorità di investimento per quest’anno; tuttavia, i
provider di outsourcing It sono cauti nelle previsioni su come il
fenomeno del cloud influirà sui loro contratti di qui al 2015:
solo il 34% pensa che i loro accordi per data center riguarderanno
erogazioni del tipo cloud/utility/as-a-service entro il 2015,
mentre il 26% non pensa che concluderà contratti del genere.
In maniera simile, non tutti i provider legano le loro prospettive
di sviluppo al cloud: il 56% si aspetta che i modelli di erogazione
alternativi guideranno la crescita di qui al 2015, ma il 29%
ritiene che modelli come cloud e "as a service"
cannibalizzeranno parte delle attuali revenues.