Le aziende italiane a digiuno di sistemi a supporto della gestione
dei dati del personale (Human Capital Management – Hcm). Secondo
un recente studio, infatti solo il solo il 28,6% delle imprese
utilizza l’Hcm. Tra le aziende che hanno dichiarato di utilizzare
gli strumenti di analisi dei dati del personale, il 78,6% ha
risposto di non aver una precisa strategia in merito, mentre per il
57,1% si tratta di organizzazioni italiane con un respiro
internazionale.
Tra le analisi più utilizzate sono il budget ed il cost planning
(25%), la valutazione delle perfomance (20%), l’headcount e la
workforce intelligence (20%), i Key performance indicators – Kpi
(16,6%) ed il reporting evoluto (14,8%). Il 74,9% di chi utilizza
gli strumenti di analisi Hcm non effettua però un benchmark tra i
propri risultati e quelli di altre organizzazioni.
Tra i responsabili HR che hanno dichiarato di non utilizzare gli
strumenti per l’analisi del personale (71,4%), ben il 62,9% di
questi ritiene che la propria azienda potrebbe far crescere le
prestazioni delle singole business unit attraverso il loro utilizzo
e quello dei Kpi. Eppure, il 28,6% di queste non ha in programma di
introdurle nei prossimi 18 mesi o non sa (17,1%) se un simile
sistema verrà adottato. Solo il 17,1% degli intervistati ha
dichiarato che nei prossimi 18 mesi verrà implementato un sistema
di analisi dei dati HR, mentre un altro 15,1% si dichiara
soddisfatto della situazione attuale.
Gli strumenti di analisi dei dati HR offrono la possibilità di
avere una visione più precisa per misurare i progressi e i
successi di un’azienda, priorità questa per i decision maker che
utilizzano queste informazioni per perseguire obiettivi di crescita
organica dell’organizzazione. Tuttavia, i costi rimangono la vera
sfida per la diffusione di questi strumenti il cui budget, come
riportato dagli intervistati, può arrivare dai bilanci di
differenti divisioni, e il cui valore risiede nel potenziale
utilizzo dei dati acquisiti.