Italgas ha presentato il piano strategico del gruppo per il periodo 2022-2028, che prevede investimenti netti per 8,6 miliardi di euro (in aumento di 700 milioni di euro rispetto al precedente, presentato lo scorso anno), e che si connota per una forte componente di digitalizzazione, sia a livello di potenziamento dell’infrastruttura sia sul piano dell’accrescimento delle skill delle persone. Del budget complessivo, 4,5 miliardi di euro netti saranno infatti destinati allo sviluppo, alla digitalizzazione e al repurposing del network italiano di distribuzione del gas. “L’incremento degli investimenti (+8,9%) è guidato dalle attività di trasformazione digitale degli asset, di estensione del network e dalle iniziative volte al consolidamento nel settore dell’efficienza energetica che consentiranno al Gruppo Italgas di continuare a giocare un ruolo di primo piano nel raggiungimento dei target climatici Ue; il Piano 2022-2028 integra inoltre il futuro impegno di Italgas in Grecia con l’attesa acquisizione di Depa Infrastructure”, precisa l’azienda in una nota.
Le tre direttrici di sviluppo
Più nello specifico, il nuovo piano è strutturato su tre direttrici principali di sviluppo: prosecuzione del programma di trasformazione digitale, repurposing ed estensione del network per dotare il Paese di infrastrutture all’avanguardia in grado di accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde; azione di consolidamento nel settore dell’efficienza energetica con l’obiettivo di porsi tra i principali operatori del settore; nuove opportunità di crescita esterna attraverso gare Atem, M&A nei settori gas e idrico e sviluppo del mercato greco.
Per il perseguimento di tali obiettivi, Italgas svilupperà ulteriormente le competenze del personale – anche attraverso l’insourcing e una Academy interna – e utilizzerà una struttura finanziaria solida ed efficiente garantendo un adeguato ritorno per gli azionisti. Il piano fa perno sui principi Esg e risponde alle sfide della sostenibilità fissando obiettivi al 2028 e al 2030, in linea con il target di neutralità carbonica al 2050, e innalzando ulteriormente quelli definiti lo scorso anno in termini di riduzione delle emissioni, efficienza energetica, sviluppo di competenze e valorizzazione delle risorse per favorire il cambiamento.
“Con 8,6 miliardi di euro, in ulteriore crescita rispetto al programma di investimenti presentato lo scorso anno, il Gruppo si conferma tra le principali realtà industriali in grado di mettere le proprie capacità di progettazione, spesa e creazione di valore al servizio degli obiettivi di sviluppo sostenibile del Paese e dell’Unione Europea”, commenta l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo. “La quota più rilevante degli investimenti è ancora una volta destinata all’estensione, trasformazione digitale e repurposing del network di distribuzione al fine di creare per tempo le condizioni per un utilizzo diffuso dei nuovi gas, come biometano, idrogeno verde e metano sintetico, che presto dovremo accogliere nelle nostre reti in quantità crescenti”. L’innovazione si conferma “il nostro principale driver di crescita”, chiosa Gallo, “la Digital Factory il fulcro del cultural change: un luogo di ‘contaminazione’ attorno al quale abbiamo sviluppato un approccio all’open innovation che ci permette di incontrare le startup e le Pmi più all’avanguardia nel mondo”.
La digitalizzazione delle reti
Il Piano Strategico di Italgas 2022-2028 prosegue nel percorso di trasformazione avviato già da tempo e che, nel prossimo anno, “porterà la società a essere la prima utility gas al mondo con un network interamente digitalizzato”. Come anticiapto, per lo sviluppo e l’upgrade del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 4,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, 1,5 miliardi di euro (+100 milioni circa rispetto al precedente Piano) sono destinati alla prosecuzione dei programmi di trasformazione digitale della rete. Disporre di una rete “full digital” è infatti la precondizione tecnica per gestire con efficacia la distribuzione dei gas rinnovabili – principalmente biometano, metano sintetico e idrogeno – per i quali il piano destina oltre 100 milioni di euro per favorire l’allacciamento degli impianti di produzione alla rete di distribuzione, introdurre la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto in maniera da consentire l’accoglimento, di fatto senza limiti, dei quantitativi non consumati a livello locale, sviluppare impianti e componenti “hydrogen ready”.
Negli ultimi anni del Piano è previsto, inoltre, un ulteriore importante investimento per la sostituzione degli smart meter, considerando che l’attuale tecnologia Gprs sarà presto superata e dismessa dagli operatori delle telecomunicazioni. Italgas sta già lavorando allo sviluppo di un nuovo misuratore di ultima generazione, uno strumento all’avanguardia, dotato di dispositivi di controllo da remoto e sensoristica di sicurezza, e compatibile con miscele di metano, biometano, idrogeno e gas sintetici. Lo sviluppo del primo prototipo, realizzato con materiali riciclati e riciclabili, è previsto per il 2022; nel 2023 il lancio sul mercato mass market.
Focus sulle competenze e sull’efficienza operativa
Il gruppo continua a investire nelle attività di upskilling e reskilling dei collaboratori prevedendo oltre 600 mila ore di formazione, da fornire anche attraverso la nascente Managerial Academy Italgas, che si struttura sui tre assi del nuovo modello di leadership: Persone, Innovazione, Eccellenza. Continua inoltre l’assunzione dal mercato di risorse che consentono di introdurre ulteriori competenze digitali utili a rendere effettivo il cambiamento. In questo contesto, la Digital Factory Italgas rappresenta un forte elemento distintivo nel complesso mercato delle digital skill; continua inoltre l’insourcing delle attività di ingegneria e di maintenance. Nei prossimi anni il ricambio generazionale permetterà un importante abbassamento dell’età media dei dipendenti. Il gruppo continuerà a porsi come polo di attrazione dei talenti della transizione ecologica con sempre maggiore attenzione rivolta ai temi della Diversity & Inclusion e della Sostenibilità.
Italgas sottolinea infine come nel settore delle utilities, la trasformazione digitale permette all’azienda di continuare a generare efficienze che ormai impattano su tutte le principali funzioni aziendali. Si stima che dalla digitalizzazione derivino benefici per circa 300 milioni di euro (+50 milioni di euro rispetto al precedente piano), in termini di riduzione dei costi operativi, efficienza sugli investimenti e maggiori ricavi, rispetto a uno scenario in assenza di digitalizzazione.