Diffusione di Spid, messa a regime di Anpr e consolidamento dei data center pubblici. Sono questi i tre progetti chiave a cui la neo dg dell’Agenzia per l’Italia digitale, Teresa Alvaro, dovrà dare priorità.
In questo ultimo anno l’Agenzia per l’Italia digitale ha avviato i due terzi delle azioni del Piano Triennale mentre per le rimanenti ne è previsto l’avvio nel prossimo biennio; ad oggi è stato già completato circa il 50% di tutte le attività progettuali previste nel programma.
Sul tavolo di Alvaro la spinosa questione della diffusione e penetrazione di Spid che, pur essendo utilizzato da oltre 2 milioni di cittadini utilizzatori e da 3.866 amministrazioni che offrono la possibilità di autenticarsi attraverso il sistema, ha subito una battuta d’arresto. La dg dovrà trovare la quadra su come rilanciare l’identità digitale, anche tenuto conto che Spid è uno dei primi sistemi di idenità digitale “transfrontalieri” e dunque riconosciuto dalle PA europee.
Altro progetto chiave da presidiare è Anpr: l’intenzione del commissario Piacentini – il manager scade a settembre e sulla sua riconferma circolano voci contrastanti – è quella di portare sulla piattaforma nazionale la metà degli italiani dopo l’estate.
Alvaro inoltre dovrà completare la strategia del Cloud pubblico. È quasi conclusa la seconda fase del censimento del patrimonio Ict, strumento che darà il via ad un grande progetto di razionalizzazione dei data center pubblici permettendo di ridurre costi di gestione, di uniformare e migliorare la qualità dei servizi offerti. Informazioni del censimento alla mano, la nuova dg dovrà lavorare per la messa a regime dei Poli strategici nazionali (Psn), spina dorsale delle infrastrutture materiali di Paese e ultimo miglio per la definizione del modello strategico evolutivo del cloud della PA.
Sul fronte della sicurezza, sono state completate le attività relative allo sviluppo del Cert PA, ma vanno portate a termine quelle relative all’architettura della sicurezza per servizi critici finalizzate a garantire l’integrità e la riservatezza delle informazioni del Sistema Informativo della PA.
Riflettori anche sulla Sanità e sulla realizzazionedei sistemi Fse Regionali previsti per dicembre 2018. Su questo fronte un assist ad Alvaro può arrivare dall’Accordo Quadro per la Crescita e la Cittadinanza Digitale verso gli obiettivi Europa 2020, firmato a febbraio da Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Agid. L’accordo riconosce la possibilità alle Regioni di svolgere un ruolo di coordinamento a livello territoriale nel favorire la trasformazione digitale dei servizi pubblici per i cittadini e imprese, concentrandosi sulle sette aree d’intervento delineate dal Piano Triennale.
Dopo una mappatura delle azioni del Piano richieste alle amministrazioni locali, Agid costruirà un catalogo virtuale per supportare regioni nel proprio percorso di adeguamento. Il Piano Triennale, da documento di indirizzo strategico ed economico, diventerà strumento a supporto delle Regioni per la realizzazione delle proprie agende digitali, garantendo allo stesso tempo coerenza con gli obiettivi previsti della strategia nazionale.