LA SURVEY

Italia digitale, la cybersecurity in cima agli interessi dei cittadini

È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Quorum Youtrend per la Fondazione Pensiero Solido. Al secondo e terzo posto sanità digitale e e-commerce. L’intelligenza artificiale si piazza sesta: per un italiano su tre troppo allarmismo sul tema

Pubblicato il 14 Nov 2023

pensiero solido

Se si dovessero mettere in fila gli aspetti dell’economia digitale ai quali gli italiani – quando si informano – prestano più attenzione, sul podio ci sarebbero nell’ordine la sicurezza informatica, la sanità digitale e l’e-commerce. L’intelligenza artificiale è soltanto in sesta posizione, preceduta anche dai social network e dall’educazione digitale. A chiudere la top ten ci sono poi diritto informatico, big data, videogiochi e fintech. E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per la Fondazione Pensiero Solido, fondata e presieduta da Antonio Palmieri.

L’informazione sul digitale

Il mondo digitale, secondo i risultati della survey, che ha puntato i riflettori sul rapporto tra gli italiani e il digitale (quanto e come ci si informa sul digitale e sull’intelligenza artificiale, come i media raccontano questi due mondi) attira l’interesse della maggior parte degli italiani, che sono abituati a informarsi regolarmente su questi argomenti.

Italiani poco informati sull’AI

Per capire cosa succede nel mondo del digitale gli italiani utilizzano principalmente la Tv, internet e i social. La tendenza cambia se si considera da sola l’intelligenza artificiale: su questo tema più della metà degli italiani, il 52%, non si informa affatto. Per il 44% del campione questa tecnologia avrà un impatto positivo sulla società, mentre per il 39% le conseguenze della sua adozione sulla società saranno negative.

La necessità di una regolamentazione

Dal sondaggio emerge inoltre il fatto che per il 63% degli intervistati l’intelligenza artificiale andrà regolamentata, sebbene gli italiani non considerino questo tema in cima alle priorità. Due italiani su tre, inoltre, sono convinti che nei prossimi anni emergerà un’azienda dominante nel campo dell’Ai, e considerano questa eventualità come preoccupante.

Allarmismi e mancanza di equilibrio

Quanto infine al modo in cui i media riportano le notizie sul digitale e sull’intelligenza artificiale, soltanto – rispettivamente – il 31% e il 27% del campione afferma che si tratti di un’informazione “equilibrata”. In particolare, rispetto all’intelligenza artificiale, il 33% degli italiani ritiene che le notizie abbiano generalmente un tono allarmistico, il 27% equilibrato e il 21% entusiastico. Parlando dell’impatto che l’AI avrà sulla società, il 44% ritiene che sarà positivo e in ogni caso più positivo che negativo, il 34% crede che sarà negativo o più negativo che positivo, mentre il 17% non si è ancora formato un’opinione.

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