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Italia-Israele, via al forum economico: digitale e tech al centro

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu danno il via all’iniziativa che mira a rafforzare ulteriormente la cooperazione fra i due Paesi. “Condivisione di valori e una forte cooperazione scientifica, tecnologica e industriale”. Cetif-Università Cattolica lancia il primo master universitario sul fintech in collaborazione con la startup nation

Pubblicato il 10 Mar 2023

ISRA

Alla presenza di oltre 50 rappresentanti di aziende ed enti italiani con interessi in Israele, il Primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno dato il via a Palazzo Piacentini al primo Forum economico per le imprese italiane, evento che ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione sul piano economico tra i due Paesi e consolidarne la cooperazione industriale, tecnologica e scientifica.

Al centro del dibattito temi come sicurezza, energia, digitalizzazione, salute, risorse idriche, agricoltura e innovazione, per rafforzare un rapporto industriale di grande importanza strategica. Tra gli argomenti di discussione, inoltre, la centralità della transizione green attraverso le energie rinnovabili e l’innovazione tecnologica applicata all’industria.

Manifattura italiana e tecnologie israeliane

Italia e Israele vantano una naturale complementarietà: la forte vocazione manifatturiera italiana unita all’avanguardia delle tecnologie israeliane. Sempre più aziende italiane, infatti, partecipano a importanti gare, pubbliche e private, nel contesto anche dell’Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica che ha finanziato oltre 200 progetti di interesse comune.

“Italia e Israele possono dare una risposta congiunta alle nuove sfide globali poiché godono di relazioni bilaterali profonde e solide, costruite su basi di amicizia, con una condivisione di valori e una forte cooperazione scientifica, tecnologica e industriale. Il destino dell’Europa si gioca nel Mediterraneo e i nostri Paesi insieme possono indicare la strada da percorrere anche perché hanno sistemi economici e produttivi complementari, particolarmente congeniali per affrontare le nuove frontiere tecnologiche” ha dichiarato il ministro Urso.

Interscambio commerciale per 4 miliardi di euro nel 2021

Nel 2021, l’interscambio commerciale tra Italia e Israele si è attestato a 4 miliardi di euro, con esportazioni italiane pari a 3,1 miliardi (+25,9%) e importazioni pari a 910 milioni di euro. Tra i principali settori: macchinari, prodotti manifatturieri, prodotti alimentari, articoli in gomma e materie plastiche, prodotti chimici, materie plastiche, computer e apparecchi elettronici.

Cetif-Cattolica: al via il primo master fra Italia e Israele

Intanto sul fronte della formazione, il Master di Cetif-Università Cattolica del Sacro Cuore in “Financial Innovation: fintech, AI, blockchain, cybersecurity e metaverso” si rinnova per formare i profili professionali tra i più richiesti dall’ecosistema finanziario. Con tassi di placement di oltre il 90% per la versione postgraduate e tassi di gradimento oltre il 92% per la versione executive, il Master è da quest’anno il primo percorso universitario che vede la partecipazione attiva di visiting professor, startupper e imprenditori israeliani; i professionisti della Startup Nation aggiungeranno valore al percorso formativo attraverso la loro profonda cultura e visione sull’innovazione digitale e offriranno agli studenti la possibilità di estendere il proprio network anche grazie a study tour in Israele.

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