LA RICERCA

Italia “paperless”? Ancora una chimera

Oltre la metà delle famiglie conserva copie cartacee di file e documenti. Si continua a stampare per rispettare i requisiti di legge e per timore di perdere i dati

Pubblicato il 12 Ott 2015

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Il 59,5 delle famiglie italiane, e il 53% nella media europea, stampa ancora documenti cartacei almeno una volta ogni settimana, sfatando così il mito della dematerializzazione e dela società senza carta. Che si tratti di documenti ufficiali, dalle ricevute fiscali agli estratti conto bancari alle fatture delle utenze telefoniche, della luce e del gas, o di fotografie, compiti e comunicazioni scolastiche e documenti lavorativi, secondo l’ultima ricerca commissionata da Epson in Italia, Spagna, Germania e Regno Unito e condotta su 2.000 famiglie in ogni Paese con figli di età compresa tra 5 e 16 anni la carta è ancora protagonista, nonostante la proliferazione dei dispositivi mobili.

“Le famiglie – afferma Renato Salvò, business manager area consumer di Epson Italia – condividono e inviano migliaia di documenti ogni anno, dai compiti scolastici alle ricevute fiscali, passando per le comunicazioni ufficiali e i moduli di rinnovo. Nonostante l’aumento del numero di dispositivi elettronici portatili, la stampa di documenti su carta è ancora oggi il metodo preferito dalle famiglie italiane ed europee per avere un documento da conservare”.

Oltre il 70% degli italiani preferisce così avere i documenti importanti in forma cartacea. Nonostante nell’ottobre 2014 il numero di dispositivi mobili attivi abbia superato, per la prima volta in assoluto, la popolazione mondiale (dati Gsma Intelligence), dalla ricerca Epson emerge che per i documenti importanti come contratti o ricevute di acquisto il 34,1% degli italiani intervistati (40% media europea) afferma di preferire la versione cartacea a quella elettronica; mentre il 39,5% (38,6% media europea) li tiene in entrambi i formati, con il risultato che oltre il 70% delle persone stampa questo genere di documenti, ritenendo più sicuro il supporto cartaceo.

La praticità è un altro aspetto importante che incide sulla scelta di stampare un documento anziché disporre semplicemente della versione elettronica. In molti casi, ancora oggi, i documenti più importanti possono essere solo cartacei. Il 35% degli intervistati (40% media europea) afferma di stampare un documento poiché richiede una firma tangibile, mentre un ulteriore 28,9% (35% media europea) fa riferimento alle esigenze di natura legale associate alla conservazione di una copia cartacea. “Se da un lato ciò può essere ricondotto al fatto che molte organizzazioni non sono ancora pronte per accettare ed elaborare documenti elettronici – si legge in una nota – dall’altro alcuni requisiti governativi e normativi a livello regionale impongono l’utilizzo dei documenti cartacei, limitando di conseguenza la diffusione del formato elettronico”.

“Una cosa è certa – conclude Salvò – la stampa di documenti persiste ed è una pratica ancora molto diffusa. Per questo riteniamo che la stampante possa essere considerata anche oggi un elemento importante nella dotazione tecnologica delle famiglie”.

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