IL REPORT

Italia troppo esposta ai cyber-rischi: bullismo e fake news i pericoli più diffusi

Il Digital Civility Index di Microsoft colloca il nostro Paese al nono posto su un totale di 22: oltre il 64% degli utenti del Web è stato vittima di attacchi da parte di contatti indesiderati. E il 62% si imbatte in bufale online contro il 57% a livello globale

Pubblicato il 04 Feb 2019

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L’Italia si posiziona al 9° posto, su un totale di 22 Paesi, per l’esposizione ai rischi online. A dirlo l’edizione 2019 Digital Civility Index di Microsoft, resa nota ialla viglia del Safer Internet Day.

Secondo lo studio il 64,5% degli intervistati dichiara di essere stato vittima diretta – o di conoscere almeno un amico o familiare che ha vissuto questo tipo di esperienza – di almeno uno dei tre principali rischi online: contatti indesiderati, fake news e bullismo.

Nel nostro Paese, la tipologia di contatto indesiderato più comune – riscontrato dal 48% degli Italiani intervistati vs. il 36% a livello globale – si verifica nel momento in cui una persona insiste nel voler socializzare con il suo interlocutore contro la sua volontà.

Il fenomeno delle fake news in Italia ricorre con più probabilità rispetto al resto dell’Europa: 62% degli italiani si imbatte infatti nelle notizie false contro il 57% a livello globale.

Anche il bullismo è uno dei tre rischi più diffusi nel nostro paese: il 52% degli intervistati vs il 51% nel mondo dichiara di aver ricevuto offese online, in particolare di essere stato definito con nomi denigratori.

Dal rischio virtuale a quello reale il passo è breve: il 53% ha incontrato di persona l’autore della minaccia e, nel 26% dei casi, le minacce sono perpetrate da familiari e amici (+8% rispetto allo scorso anno).

Lo studio mette poi in luce anche le reazioni delle vittime dei rischi online: diminuisce la fiducia da parte delle vittime nelle persone sia online (48%) sia offline (34%); il 28% delle vittime riduce le attività su social media, blog e forum e, al contempo, cala rispetto allo scorso anno la volontà di compiere azioni positive dopo essere stati esposti ai rischi online: diminuisce infatti del 2% l’inclinazione a trattare gli altri con rispetto e dignità e del 5% la propensione a utilizzare impostazioni di privacy più rigide sui social media.

I Millennial e le adolescenti sono le categorie demografiche che soffrono di più a causa dei rischi online, anche rispetto ai loro pari nel mondo: il 69% dei nati tra gli anni 80 e 90 e il 69% delle teenager dichiara infatti di provare molto disagio per questo tipo di esperienza

Dal Digital Civility Index inoltre emerge che il 44% dei teenager si rivolge ai propri genitori per chiedere aiuto (+2% rispetto alla media globale) a dimostrazione dell’efficacia delle campagne di sensibilizzazione da parte delle istituzioni e aziende sul tema.

“Anche quest’anno il Microsoft Digital Civility Index offre uno spaccato sui comportamenti che gli Italiani hanno in relazione alle principali minacce online – dice Barbara Cominelli, direttore Marketing & Operations Microsoft Italia – Se da un lato registriamo ancora dati preoccupanti su un uso errato degli strumenti digitali, con l’aumento del fenomeno delle fake news, dall’altro vediamo crescere soprattutto tra i più giovani una maggiore consapevolezza di questo tipo di problematiche ed emergere la buona prassi del rivolgersi a persone esperte per chiedere loro aiuto. Giornate come il Safer Internet Day contribuiscono a sensibilizzare tutti sui comportamenti corretti da tenere online. Siamo costantemente impegnati per promuovere nel nostro Paese un uso attento delle nuove tecnologie e di Internet, affinché gli Italiani di tutte le età imparino ad usare il digitale con grande consapevolezza delle opportunità e dei rischi connessi.

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