Il debutto a Wall Street a febbraio, un roadshow per l’Italia nel corso del 2014 e la presenza all’Expo di Milano nel 2015: è il percorso di ItaliaCamp, network di giovani che collega 70 università italiane con istituzioni ed imprese. Lo scopo è, come dice il presidente dell’Associazione Fabrizio Sammarco (nella foto), “diventare un vivaio di idee e talenti per l’imprenditoria italiana”.
Nata nel 2010 per volontà di Sammarco, studente Luiss che durante un viaggio negli Usa rimase affascinato dal metodo dei Bar Camp (incontri informali tra studenti con argomenti scelti per l’occasione), l’Associazione sta per presentare alla Borsa di New York 12 start up italiane d’eccellenza. Si chiama USACamp la prima missione internazionale che dal 26 febbraio al 4 marzo porterà i delegati tra New York e Washington, con l’obiettivo di valorizzare oltreoceano il “made and brained in Italy”.
“Contiamo di dare una rappresentazione del Paese diversa da quella che spesso arriva nella capitale della finanza” ha detto oggi alla presentazione delle iniziative Antonio Catricalà, il quale, oltre ad essere viceministro allo Sviluppo economico, è presidente onorario dell’Associazione ItaliaCamp. Concetto ribadito da Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nonché presidente onorario e direttore generale della Fondazione ItaliaCamp, che ha aggiunto: “Per i giovani di Italia Camp, il viaggio negli Usa non sarà uno sbarco, ma un ritorno”.
USACamp è focalizzata sulla presentazione delle migliori idee e startup legate alla terza edizione del concorso “La Tua Idea per il Paese” promosso dall’Associazione ItaliaCamp. Il 26 febbraio idee di business e startup italiane ad alto potenziale di sviluppo saranno presentate a investitori, venture capitalist e business angels americani nel trading floor della Borsa di New York. Tra i protagonisti Athonet, ClouDesire ed Exim, le 3 startup vincitrici della terza edizione del concorso.
Il 28 febbraio a New York si svolgerà un seminario dedicato al made in Italy che ItaliaCamp organizza in collaborazione con il Padiglione Italia per Expo 2015. Il seminario infatti, rappresenta la prima tappa del road show che Padiglione Italia e ItaliaCamp promuoveranno nel corso del 2014 per implementare il “vivaio di idee itinerante” che si arricchirà dei migliori progetti raccolti dalle università e nei territori attraversati, a cominciare da New York e a seguire Pisa, Torino, Trento, Bari, Catania e Milano.
La missione negli Usa, che prevede anche un incontro dei circa 200 delegati con il segretario di Stato americano John Kerry, è dunque legata a doppio filo alla collaborazione tra ItaliaCamp e il Padiglione Italia di Expo2015. “È un progetto trasversale con un approccio internazionale” ha spiegato Sammarco.
“Il concept del Padiglione Italia è il vivaio, un vivaio di talenti e idee aperto ai giovani: in questo contesto ItaliaCamp sarà il serbatoio di innovazione di cui abbiamo bisogno” ha ribadito Diana Bracco, Commissario generale di Sezione del Padiglione. E Federico Florà, presidente onorario e direttore generale della Fondazione ItaliaCamp, ha chiarito le modalità della collaborazione: “Avremo uno spazio all’interno dell’Expo: faremo storytelling, cioè racconteremo i progetti innovativi, ma avremo anche un hub per ‘coltivare’ le idee imprenditoriali raccolte nel corso della manifestazione e possibilmente metterle in collegamento con i 132 Paesi rappresentati all’interno dell’Esposizione. Puntiamo, insomma, sul placement delle idee con investitori internazionali”.
Inoltre Florà pensa alla creazione di un marchio collettivo, “made in Expo 2015”, che consenta di dare una certificazione di qualità alle idee coltivate all’interno dell’Esposizione.
La convinzione è che ItaliaCamp, insieme a tutte le altre realtà presenti alla manifestazione milanese, possa contribuire a irrobustire il tessuto imprenditoriale e incrementare l’occupazione. “È stato calcolato che oggi in Italia – ha commentato Paolo Verri, Commissario generale di sezione e responsabile dei Contenuti del Padiglione Italia – chiudano un centinaio di imprese al giorno. Noi, durante i 184 giorni di Expo, puntiamo a farne nascere 11 al giorno, circa 2000 in tutto. Useremo tre strategie: il racconto online delle start up più meritevoli, il racconto on site e la legacy, ovvero la costituzione di un portfolio di imprese da presentare agli investitori istituzionali”.