IL REPORT

Italiani amanti della tecnologia, ma confusi e timorosi su sicurezza e privacy

Secondo un sondaggio di YouGov per VMware il 40% dei consumatori ne sa poco o quasi niente su intelligenza artificiale, Internet of Things e blockchain. E il 62% non sa chi ha accesso ai propri dati personali. Gigantino: “Bisogna promuovere una maggiore educazione per spingere l’innovazione”

Pubblicato il 02 Lug 2019

robot-tech

La tecnologia è al centro della vita quotidiana per oltre 60% degli italiani ma il 40% ne sa poco o quasi niente su intelligenza artificiale, Internet of Things e blockchain. È quanto emerge da un sondaggio condotto da YouGov per VMware che fa il punto anche sui benefici concreti in termini di adozione.

Secondo il 67% degli intervistati l’adozione del digitale ha consentito di migliorare la propria customer experience nella relazione con le aziende private, le banche, i rivenditori e il sistema sanitario, mentre il 53% pensa di avere trovato un “equilibrio” maggiore nella propria vita divenendo, ad esempio, maggiormente produttivi o potendo lavorare dal luogo desiderato in modalità smart working. Inoltre, per il 48% dei consumatori la tecnologia impatta positivamente sulla disponibilità di tempo libero nella vita privata e l’85% ha fiducia nel potere delle tecnologie emergenti come supporto per aiutare a prendersi cura dei genitori anziani che vivono da soli. I consumatori credono poi anche nel potenziale della tecnologia di influire sulle questioni ambientali come il cambiamento climatico (56%).

Il nodo sicurezza e gestione dei dati personali

Dall’indagine emergono tuttavia alcune criticità in particolare sul fronte della sicurezza e della privacy: il 62% dei consumatori italiani ammette di non sapere chi ha concretamente accesso ai propri dati personali. E la ricerca evidenzia la differenza evidente tra ciò che i consumatori sono disposti ad accettare e ciò che rifiutano. Quando si tratta del proprio portafoglio, ad esempio, vogliono assolutamente mantenere il controllo, emerge dall’indagine: solo un quarto degli intervistati, infatti, permetterebbe alla tecnologia di gestire le proprie finanze, anche se ne risultasse in un risparmio più efficiente. Inoltre, mentre i consumatori sono disponibili a dare ai medici l’accesso ai dati sulla propria salute, il 55% non si trova a suo agio o si dichiara preoccupato all’idea di permettere alla propria banca di accedere a dati che riguardano le abitudini di spesa, l’alimentazione e la dieta, i viaggi e gli spostamenti, anche se ciò permettesse di migliorare la gestione delle proprie finanze. Infine, solo il 30% preferirebbe che fosse un robot ad effettuare un intervento chirurgico invasivo piuttosto che un medico reale, anche se il primo caso comportasse tempi di recupero più rapidi.

“Nell’era della tecnologia digitale, per le aziende emergono nuove opportunità di guidare l’innovazione e incidere positivamente sulla nostra vita quotidiana – sottolinea Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware Italia -. C’è ancora spazio però per promuovere una maggiore educazione che alimenti la fiducia verso un ulteriore livello di innovazione e di adozione della tecnologia, e i consumatori hanno compreso quale possa essere il ruolo delle aziende e del settore pubblico nel guidare questo cambiamento. Le aziende, quindi, devono cogliere l’attimo – abbracciando le tecnologie emergenti per offrire servizi nuovi e differenziati in modo da soddisfare i propri clienti. Ritengo che ci troviamo in una posizione privilegiata per offrire il meglio di oggi e rappresentare il punto di partenza per l’innovazione di domani. Per fare questo, le aziende e il settore pubblico dovranno collaborare ancora più strettamente, in modo da cogliere le nuove opportunità che il futuro del lavoro alimentato dalla tecnologia offrirà a tutti noi”.

La confusione non aiuta

Il 39% degli intervistati ammette di possedere una scarsa conoscenza di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things o la blockchain. Il 30% crede che l’Intelligenza Artificiale equivalga a un robot. Per affrontare questa mancanza di conoscenza, “i consumatori si rivolgono alle aziende e al settore pubblico perché assumano un ruolo di guida nell’educarli in modo da accrescere la fiducia e l’adozione delle nuove tecnologie. Le aziende e i governi devono quindi offrire al grande pubblico maggiori informazioni sui vantaggi e sulle sfide che le nuove tecnologie presentano, in modo che possano imparare e adattarsi ai nuovi ruoli che queste abiliteranno”, commenta Joe Baguley, Chief Technology Officer, Emea di VMware.

In base alla ricerca, il 65% dei consumatori non ritiene che le aziende o lo Stato siano abbastanza trasparenti sulle tecnologie che hanno adottato e su come le utilizzano. Il 60% afferma che le aziende devono svolgere un ruolo importante nell’aiutarli a capire in cosa consistano queste tecnologie, mentre il 57% crede che questo compito debba essere svolto dal settore pubblico.

“Le aziende e i governi devono cooperare per colmare questa carenza di conoscenze e agire di conseguenza. È fondamentale operare in modo coordinato, insieme alle università, per educare in modo più efficace il pubblico sui potenziali benefici della tecnologia, così che sia le generazioni attuali sia quelle future siano preparate e possano migliorare l’immagine del Paese dal punto di vista dell’eccellenza tecnologica”, ha aggiunto Baguley. “La sfida per le aziende e i governi è offrire un’innovazione che si dimostri capace di differenziare i servizi, entusiasmare i clienti e accrescere il vantaggio competitivo. Tuttavia, questo può essere ottenuto solo attraverso un fondamento digitale che sostenga le applicazioni e i servizi, e che consenta di realizzare esperienze capaci di trasformare il mondo”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati