L’offerta globale di vendita e sottoscrizione per la quotazione in Borsa di Italiaonline è stata ritirata. Ad annunciarlo è un comunicato dell’azienda controllata dalla Orascom di Naguib Sawiris, giustificando la scelta con “e avverse condizioni e la forte volatilità dei mercati azionari europei”.
Lo sbarco in piazza affari del gruppo che controlla i portali “Libero” e “Virgilio” era in programma per il 14 ottobre, dopo l’ok arrivato dalla Consob il 26 settembre. Non è la prima volta, negli ultimi tempi, che un’azienda abbia fatto un passo indietro proprio mentre era in dirittura d’arrivo verso il listino: a luglio era già successo con Rottapharm e Sisal.
La scelta, si legge nella nota del gruppo, “non influenza minimamente i piani di espansione” del gruppo. “Con il supporto del proprio azionista di riferimento – recita il comunicato – l’azienda continuerà nel percorso di crescita intrapreso, che prevede lo sviluppo sia per crescita organica che per linee esterne”.
“La nostra società – afferma l’Ad Antonio Converti (nella foto) – è caratterizzata da una storia di sviluppo. Con l’acquisizione di Matrix e la successiva fusione abbiamo dimostrato di saper crescere velocemente e in maniera sostenibile. Oggi siamo un gruppo in crescita sia in termini di ricavi che di marginalità e di generazione di cassa. Nel primo semestre Italiaonline ha generato ricavi per 47,6 milioni con un Ebitda margin del 32,7% e ha registrato un aumento nel secondo trimestre del 12,3% nel display advertising rispetto allo stesso periodo del 2013. Al 30 giugno la posizione finanziaria netta è positiva per 19,1 milioni”.
“Italiaonline – conclude il presidente, Khaled Bichara – ha un grande potenziale e la decisione di ritirare l’Ipo non influenza minimamente i nostri piani di espansione”.