Dario Franceschini rompe gli indugi e si schiera a fianco del movimento d’opinione che richiede a gran voce che l’iva applicata sugli e-book si abbassata al 4%, e quindi equiparata all’imposta in vigore per i volumi cartacei. “Un libro è un libro indipendentemente dal suo formato – afferma il ministro ai Beni e alle attività culturali e al Turismo in un nota, ricalcando l’hashtag #unlibroèunlibro che nelle ultime settimane si sta diffondendo sui social network – solo un incomprensibile meccanismo burocratico può consentire un regime fiscale discriminatorio per gli e-book”.
Franceschini annuncia nella nota di aver presentato per il Governo un emendamento all’articolo 17 della legge di stabilità 2015 “che prevede – spiega il comunicato – ai fini della imposta sul valore aggiunto, di considerare libri tutte le pubblicazioni identificate da codice Isbn e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica”.
“Con le nuove norme l’Iva sugli e-book viene abbassata pertanto al 4% ed equiparata a quella prevista per i libri cartacei, superando così un regime fiscale discriminatorio sulla lettura – conclude il comunicato – L’emendamento, già bollinato della Ragioneria dello Stato, si aggiunge agli emendamenti parlamentari in materia presentati da Pd, Forza Italia e Sel a seguito di un ampio e condiviso dibattito che ha caratterizzato i lavori della Commissione Bilancio della Camera”.
A stretto giro la reazione di Marco Polillo, presidente dell’Associazione italiana degli editori: “Desidero esprimere come presidente dell’Aie e a nome di tutti gli editori, gli autori e i sostenitori della campagna #unlibroèunlibro i nostri più sentiti ringraziamenti al ministro Franceschini, al presidente Renzi e a tutto il Governo – afferma – per aver accolto la forte istanza proveniente da tutto il mondo del libro e aver deciso di voltare pagina rispetto ad una discriminazione senza senso”.
“Siamo molto fiduciosi – prosegue Polillo – che si possa arrivare a una rapida e condivisa approvazione dell’emendamento in considerazione dell’impegno profuso in queste fasi da parlamentari di maggioranza e di opposizione tra i quali gli on. Piccoli Nardelli, Causi, Palmieri, Giordano, Caparini e Librandi – conclude – che nei giorni scorsi avevano già presentato emendamenti in tal senso. Anche a loro va tutta la nostra gratitudine”