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Iva: stretta su pc e tablet contro le frodi

Domani in Cdm lo schema di Dlgs che recepisce le direttive Ue sull’applicazione del reverse charge su alcune operazioni a rischio frode

Pubblicato il 05 Nov 2015

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Il Decreto legislativo dovrebbe essere esaminato domani in Consiglio dei ministri, che potrebbe licenziare il testo in prima lettura. Il provvedimento, pensato per operare una stretta sulle frodi all’Iva, in recepimento di una serie di direttive europee sul tema, prevede che il reverse charge venga applicato su tablet, Pc e console per videogiochi, mentre l’inversione contabile non riguarderà più componenti e accessori per la telefonia cellulare.

L’azione di contrasto all’evasione dell’Iva, anticipa il Sole24Ore, sarà centrata soprattutto sulle operazioni business to business, si potrà applicare a partire dal sessantesimo giorno dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo, che coinciderà con la pubblicazione del provvedimento in gazzetta ufficiale. Superato il passaggio di domani, il Dlgs dovrà passare alle Camere per i pareri del caso per poi essere definitivamente approvato in Consiglio dei ministri.

Il provvedimento interviene sull’articolo 17 del dpr 633/72, modificando la disciplina dell’inversione fiscale, il meccanismo cioè che prevede che l’imposta sul valore aggiunto sia pagata dal destinatario di una cessione di beni o prestazione di servizi in luogo del cedente o prestatore. Per i Pc e i loro componenti l’applicazione del reverse charge era già stata prevista dalla finanziaria 2006, ma non era stato applicato in mancanza di una deroga Ue.

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