La Commissione Ue ha aperto un’inchiesta approfondita per verificare se il progetto di acquisizione di Jazztel, società britannica ma operante principalmente in Spagna come operatore della banda larga, da parte del concorrente francese Orange, è conforme alle regole Ue sulle concentrazioni.
Bruxelles teme che l’operazione comporti una diminuzione rilevante della pressione concorrenziale per i servizi di accesso a internet sul fisso e le offerte ‘multiple play’ sul fisso e sul mobile.
Orange sfrutta reti di tlc fisse e mobili mentre Jazztel sfrutta una rete di tlc fissa e propone servizi di tlc mobile sulla rete di Orange. L’operazione ridurrebbe da quattro a tre il numero di fornitori di servizi di tlc su linea fissa presenti in Spagna.
Orange ha lanciato a metà settembre l’offerta su Jazztel valutandola 3,4 miliardi di euro. Il gruppo francese ha messo sul piatto 13 euro per azione in contanti garantendo un premio del 34% rispetto ai prezzi medi del titolo Jazztel dei 30 giorni precedenti e ha indicato che avrebbe finanziato l’operazione attraverso un mix di bond ibridi e un aumento di capitale fino a 2 miliardi di euro. Orange ha calcolato che la fusione con Jazztel potrà generare risparmi di costi per 1,3 miliardi e accrescerà gli utili per azione dal 2017.
Il deal attende ancora l’approvazione del regolatore nonché la messa in vendita da parte degli azionisti di Jazztel di almeno metà delle azioni; un altro 15% circa è detenuto dai top manager, che hanno già acconsentito a mettere in vendita le proprie quote.