Nella sua ricerca di nuovi flussi di cassa per fronteggiare il lento calo nelle vendite dell’iPhone, la Apple di Tim Cook potrebbe sceglirere la strategia giusta. Secondo gli analisti finanziari di JP Morgan, infatti, il lancio di Apple Tv+ e l’avvio dei servizi digitali da parte dell’azienda potrebbero permettere di aumentare il fatturato derivante dalla pubblicità, facendolo crescere di cinque volte in sei anni e portandolo al 2025 a quota 11 miliardi di dollari.
Secondo l’analista Samik Chatterjee, infatti, l’azienda potrebbe sfruttare le informazioni su milioni di utenti che fanno ricerche dentro l’app store o che utilizzano il browser Safari, per navigare, e generare una crescita enorme attraverso la loro monetizzazione. Qualcosa, ha detto Chatterjee, paragonabile solo alle recenti e velocissime crescite di Facebook e Google.
Per questo l’analista ha alzato il “price target” del titolo di Apple, ritenendo che Tim Cook abbia la possibilità di far crescere questo segmento del fatturato potenziale di Apple per un terzo abbondante all’anno, dai due miliardi stimati per l’attuale anno fiscale agli 11 miliardi del 2025. Apple fino ad ora non ha mai fornito dettagli economici sulla sua attività legata alla pubblicità.
Il segmento dei servizi di Apple, che include attività come lo streaming Musica in competizione con Spotify oppure Apple Care per la assicurazione dei nuovi prodotti Apple verso il pubblico consumer, attualmente ha generato 12,51 miliardi di dollari nell’ultima trimestrale.
“Mentre gli investitori cercano di capire quali potrebbero essere le future frontiere nel settore dei servizi – ha detto Chatterjee – noi riteniamo che ci sia invece una grossa opportunità sotto gli occhi di tutti e che sia per di più universalmente sottovalutata, cioè la pubblicità”.