Cuore italiano, business globale: così Kaleyra, l’azienda co-fondata in Italia dall’attuale ceo Dario Calogero e dal pioniere dell’informatica in Europa Simone Fubini, parte alla conquista del mercato internazionale puntando sulla soluzione tecnologica che più rappresenta la nuova economia digitale customer-centrica, il Crm (Customer relationship management). Nata col nome di Ubiquity con una piattaforma per i servizi di messaggistica integrati per le banche, Kaleyra ha assunto il brand attuale nel 2018, dopo aver comprato l’indiana Solution Infini; ha poi messo a segno l’acquisizione dell’americana Hook mobile ed è ora quotata al Nyse. Con Claudio Ippolito, head of cloud sales di Kaleyra, abbiamo parlato delle strategie che oggi guidano il gruppo.
Lei ha spinto per l’apertura del business di Kaleyra verso il Crm. Perché questa esigenza di complementare la semplice fornitura della piattaforma per i servizi di comunicazione?
Kaleyra è un grande successo italiano con la sua piattaforma proprietaria per i servizi di comunicazione integrata multicanale: abbiamo conquistato rapidamente più del 90% del mercato finance nazionale con una tecnologia interamente sviluppata in Italia. Ma l’economia oggi è globalizzata e guardare oltre aiuta non solo a crescere di dimensioni ma a restare in contatto con le evoluzioni tecnologiche più promettenti. Oggi il business di tutte le aziende, non solo le banche, è centrato sui clienti: la competitività e la redditività dipendono dalla capacità di ascoltare, servire e fidelizzare l’utente finale o il consumatore. I software di Crm e marketing automation permettono di farlo in modo molto efficace.
È dunque il mercato che vi ha suggerito di andare in questa direzione?
Gartner stima che il Crm fatturerà 45 miliardi di dollari in America e 18 miliardi in Europa nel 2020. Le aziende chiedono queste soluzioni per restare rilevanti e crescere.
Anche in Italia?
L’Italia rientra tra i cinque maggiori mercati europei. E il Crm beneficia proprio il nostro tessuto di piccole e medie imprese che possono sfruttare le nuove tecnologie per avere successo anche sul mercato globalizzato, dove per chi non ha le economie di scala è più difficile fare business.
Come avete disegnato la vostra strategia nel Crm?
Kaleyra, in collaborazione con i rivenditori dei prodotti di Crm e marketing automation più diffusi (Oracle, Ibm, Adobe, Microsoft, Salesforce e altri ancora), sviluppa e commercializza dei plugin in grado di connettere la piattaforma Kaleyra per i servizi di comunicazione al sistema di Crm o di marketing automation già presente in azienda. Questo consente di utilizzare tutte le funzionalità del Crm – anche multivendor – e al tempo stesso di aggiungere nuovi canali, come l’sms, l’email e la messaggistica istantanea, sia per le campagne di marketing che per le notifiche transazionali. Kaleyra agisce come system integrator per far dialogare software diversi ma portiamo il valore aggiunto della nostra specializzazione nei servizi di comunicazione via messaggistica ai clienti finali. Non dimentichiamo che l’obiettivo del Crm è servire il cliente in modo “personalizzato”: i consumatori vogliono ricevere l’offerta che è in linea con le loro richieste e aspettative.
Senza invasione della privacy.
Siamo numeri uno dei servizi per il mondo bancario. Sulla protezione dei dati abbiamo costruito un posizionamento che è praticamente incontrastato.
I servizi di comunicazione integrata per le banche continuano a essere un business chiave?Sicuramente. Mentre ci apriamo all’attività nel Crm non dimentichiamo la nostra attività core: proprio in questi giorni abbiamo annunciato un’alleanza con Epiphany, specialista nelle architetture informatiche per l’open banking. Uniremo la piattaforma di messaging di Kaleyra con quella di Epiphany per aiutare le banche a cogliere le opportunità aperte dall’implementazione della Psd2 e a rispondere alle sfide dell’era del fintech.