Kevin Lynch, il Chief technology officer di Adobe, lascia l’azienda il 22 marzo per assumere la carica di vice president of technology in Apple. In Apple, Lynch riporterà direttamente a Bob Mansfield, responsabile hardware di Cupertino, che si occupa anche del settore wireless.
Adobe ha fatto sapere che non sostituirà Lynch, che in precedenza è stato Chief Software Architect di Macromedia, e che il ruolo di Cto sarà assunto dal Ceo Shantanu Narayen. Lynch è entrato in Adobe nel 2005 dopo l’acquisizione di Macromedia, guidando la società lungo tre direttrici: Multiscreen, cloud e social computing. Secondo diversi siti Usa, Lynch avrebbe aspirato a raggiungere la posizione di Ceo in Adobe, ma la salda posizione in sella del numero uno Shantanu Narayen avrebbe contribuito parecchio alla sua decisione di lasciare l’azienda.
In passato, Lynch era stato al centro della feroce disputa fra Adobe e Apple sull’utilizzo di Flash per i video che viaggiano si device della Mela. Steve Jobs a suo tempo aveva pesantemente criticato Flash, accusando lo standard di Adobe di essere troppo soggetto a problemi di visualizzazione e crash video sull’iPad e su altri device mobili, sostenendo lo standard alternativo Html5.
Adobe ha interrotto lo sviluppo di applicazioni mobili basate sul suo browser proprietario basato su Flash Player alla fine del 2011, spostando l’attenzione sull’Html5. Ma di fatto la morte di Flash è stata decretata ad aprile del 2010, quando Apple ha imposto lo sviluppo di nuove app direttamente sulla sua piattaforma iOS. Una decisione pesantemente criticata da Lynch all’epoca, che tacciò di protezionismo la mossa di Cupertino.