Neelie Kroes sceglie il palco del World Economic Forum (Wef) di Davos per lanciare una “action call” sulle competenze digitali. Intervenendo al summit, il commissario Ue per l’Agenda digitale ha ricordato che l’Europa rischia fino a 700mila posti di lavoro nel settore Ict con conseguenze negative per la competitività europea che è già in declino. L’offerta di posti lavoro Ict è infatti in aumento del 3% mentre il numero di operatori qualificati sta diminuendo.
La Commissione ha dunque invitato le imprese di settore, i governi e le parti sociali ad impegnarsi insieme per invertire queste tendenza. “ I giovani europei – ha detto Kroes – devono avere degli strumenti per avviare carriere digitali o per creare posti di lavoro come imprenditori”.
“Se non agiamo subito – ha sottolineato il commissario Ue per l’Agenda digitale – non solo frustreremo le aspettative dei nostri cittadini ma intaccheremo la capacità produttiva e la competitività perché le aziende non avranno le risorse umane per progredire nell’era digitale, le multinazionali andranno altrove e i lavoratori europei perderanno una grande opportunità”. Secondo Kroes “non si tratta solo di acquisire particolari competenze ma anche di cambiare il nostro modo di pensare”.
“Abbiamo bisogno di innovatori che non abbiano paura del rischio di impresa e che creino posti di lavoro – ha concluso il commissario – Per questo stiamo lavorando a un ‘piano d’azione’ che liberi il potenziale imprenditoriale dell’Europa e per dare un futuro migliore, maggiore competitività e un mercato del lavoro migliore”.
Il Piano d’azione sarà presentato a marzo e rientra nelle 7 nuove priorità per l’economia e la società digitale che mira a creare oltre 1 milione di posti di lavori nella Ue.