“Una rete sicura per l’Europa”. E’ il titolo del discorso con cui il commissario Ue Neelie Kroes ha parlato oggi delle opportunità di crescita per l’unione legate all’online, e delle minacce che un uso improprio della rete può nascondere per i cittadini e i consumatori.
La vicepresidente della Commissione europea ha inoltre ricordato come tra i fondi di Horizon 2020 ci siano 85 milioni di euro destinati a progetti per la sicurezza nell’online, “in un settore che – ha detto – genera un quinto della crescita economica dell’Unione, con 200 milioni di europei che ogni anno ricorrono all’e-commerce”.
Un così grande movimento genera ovviamente anche problemi di sicurezza, come quelli che sono stati evidenziati con il cosiddetto datagate, dove è avvenuta “un’invasione della privacy inaccettabile” dei diritti fondamentali, “che si applicano – ha precisato – online come offline”.
“Nel mondo reale queste libertà sono protette, controllate ed equilibrate – ha detto Neelie Kroes – Nel mondo online, pur molto diverso, devono essere assicurate agli utenti le stesse tutele, a tutti i livelli: da quello politico a quello tecnico a quello organizzativo, con una base di principi comuni: trasparenza e responsabilità”.
“Lo spionaggio è il secondo mestiere più antico del mondo e a volte va a braccetto col primo – ha commentato, aggiungendo che il datagate – in un certo senso è stato una benedizione e una sveglia: queste rivelazioni non potevano essere più tempestive, visto che ci avviamo verso un’economia e una società basate sui dati”.
La ricetta, secondo il commissario Ue, è quella di “rendere il mondo online più sicuro, per rendere l’industria europea più competitiva. Senza sicurezza – ha concluso – non si sono né privacy né libertà. Se la nostra casa non ha i muri non possiamo avere una vita privata, proprio come non siamo liberi di camminare per strada se non siamo al sicuro”.