Nell’era digitale le aziende sono chiamate a trasformarsi in business digitali e questo crea opportunità di crescita, purché si cavalchi il cambiamento: “Tutti i segnali indicano che le aziende hanno appena cominciato a sfruttare il potenziale del digital business: siamo in piena trasformazione”, afferma Allie Young, vice president e distinguished analyst di Gartner. Tuttavia, le aziende che non accelerano i tempi di questo cambiamento perderanno posizioni di mercato: il 25% potrebbe ritrovarsi con uno svantaggio competitivo.
In questo panorama i service provider svolgono un ruolo più cruciale che mai perché “possono aiutare le aziende a raggiungere quei livelli di innovazione necessari a trasformarsi in digital business”, sottolinea la Young. Per questo, secondo Gartner, i service provider dovrebbero cominciare da subito ad adattare la loro struttura organizzativa, le loro offerte e i modelli di delivery per poter sfruttare le opportunità del nuovo ambiente digitale.
Gartner prevede che, entro il 2017, il 60% delle 1000 maggiori aziende mondiali attuerà almeno un tipo di trasformazione del proprio modo di operare che sarà rivoluzionaria, forse anche non immaginabile adesso. Entro il 2023, le caratteristiche di digital business porteranno quattro di queste aziende su cinque a riposizionare il proprio brand o a crearne di nuovi.
“L’opportunità di mercato che nasce dai cambiamenti tecnologici spinge alla trasformazione in digital business e costringe a un ripensamento delle strategie, delle competenze, del portafoglio di soluzioni e prodotti e dell’intera organizzazione anche all’interno dei service provider”, afferma Susan Tan, research vice president di Gartner. “Negli ultimi 12 mesi i service provider si sono mossi in modo chiaro per far leva sulle opportunità offerte dalla trasformazione delle aziende in digital business, anche formando nuove divisioni o filiali. Hanno annunciato nuovi manager delle strategie digitali e investimenti per rafforzare o acquisire asset o competenze nel digitale e molti hanno lanciato centri per l’innovazione che servono come laboratori di sviluppo per i clienti”.
Gartner interpreta queste iniziative come un indicatore dell’impatto che i service provider già registrano per la trasformazione digitale dei loro clienti ma anche come risposta alla minaccia alla loro tradizionale attività.
Nel prossimo futuro, i service provider dovrebbero, secondo Gartner, dedicarsi alla pianificazione strategica per disegnare il loro futuro alla luce dei cambiamenti digitali dei clienti, cercando di acquisire nuove capacità, ottimizzare la loro struttura organizzativa, scegliere la proprietà intellettuale in cui investire e i migliori modelli per il go-to-market. Occorreranno anche dei leader del digitale e dei talenti specificamente formati in questo settore, con specializzazioni soprattutto nella user experience, nelle tecnologie digitali e nel business consulting.
Gartner individua anche due concetti del digital business che ridisegneranno il futuro delle strategie verso il cliente per i service provider. Il primo è il trend che porta i Cio a spendere in base a delle priorità, che i service provider dovranno complementare con un’offerta mirata. Secondo l’ultimo sondaggio condotto da Gartner tra i Cio globali, infatti, le aziende investono sia nel miglioramento dei sistemi core sia nelle nuove tecnologie digitali ma selezionando specifici progetti e i service provider non devono semplicemente vendere più servizi ma posizionare i loro servizi in un contesto di digital business basandoli sulle priorità di spesa It dei clienti e ritagliandoli sulle due diverse necessità espresse dai sistemi core e dalle nuove tecnologie digitali.
Il secondo concetto è quello che Gartner definisce Bimodal It, per descrivere il modo in cui le aziende devono funzionare per catturare le opportunità digitali. Infatti, per restare competitive nel mondo del digital business, i Cio devono fronteggiare ogni giorno velocità e innovazione ma anche incertezza. L’It aziendale verrà dunque gestito con due modalità: una più convenzionale, robusta, controllata ma lenta, l’altra più sperimentale e veloce. I service provider dovranno adottare un modello di business più flessibile per stare al passo con questa “bimodalità” e secondo Gartner il modo più efficace per farlo sarà tramite due strutture separate e ciascuna specializzata nel suo compito: ci sarà quella che risponde alle iniziative dei clienti che richiedono velocità e agilità (“sfruttare il nuovo”) e quella che segue le esigenze dell’infrastruttura tradizionale (“rinnovare il core”).