HiTech garantisce superiorità militare? Un’interessante risposta sperimentale si para nelle prossime settimane in Israele, con l’ennesima “transizione intermittente al caos”, come la definirebbero gli studiosi appunto di teoria del caos. Un sistema complesso stagna in condizione regolare per perdere inopinatamente(?) il controllo con accelerazione caotica delle variazioni dalla condizione iniziale. Inutile ricordare che “caos”, sin dai primi studi di Edward Lorenz nel 1963, per la scienza non significa più “privo di ordine”. Con periodicità caotica, per esempio, batte il cuore d’una persona in buona salute. Un caos che mantiene in vita, dunque, un caos indice di alta capacità adattiva. Se ritorniamo a quanto sta accadendo in Israele, semplificando all’estremo il modello, lo possiamo descrivere “HiTech versus Coltello”. In apparenza si confrontano intelligenze artificiali e armi preistoriche, sicché viene da concludere che la previsione di vittoria è scontata. Non dimentichiamo che l’Hitech militare, pur proponendosi di colpire da distanza di sicurezza, non ha sempre garantito il successo; due esempi per tutti: il VietNam e l’11 Settembre.
La transizione che osserviamo – dai sassi al coltello – è paradossale riduzione della distanza a dispetto dell’HiTech che invece dovrebbe incrementarla. A prescindere dal conflitto in Israele, dovremmo trarre una lezione più generale: né la scienza né la tecnologia da sole garantiscono il controllo del caos adattivo cui la nostra esistenza soggiace. Magari basterebbe per concludere che la pace è migliore della guerra; anche la stupidità caotica tuttavia entra nel sistema, come ormai ben dovremmo sapere.