Esce il Dvd ed entra di diritto l’iPad. Cambia così il paniere
2011 dell’Istat, cartina di tornasole per calcolare
l’inflazione. Quest’anno – fa sapere l'Istituto – entrano
il tablet pc, il fast food etnico, il salmone affumicato,
l'ingresso ai parchi nazionali, ai giardini zoologici e
botanici, servizi di trasporto extraurbano multimodale integrato
Esce, invece, la posizione noleggio dvd.
Oltre alle new entry iPad e kebab, l' Istat ricorda che a
partire da gennaio 2011 per gli indici dei prezzi al consumo è
adottato “un nuovo e più articolato schema di classificazione
della spesa per consumi”. In particolare, l'indice dei prezzi
al consumo per l'intera collettività (Nic) viene diffuso con
un livello di dettaglio che arriva a 319 “Segmenti di consumo”,
contro le precedenti 204 “Voci di prodotto”. Complessivamente
il paniere 2011 è composto da 1.377 prodotti. Tra le voci, già
presenti nella vecchia classificazione e mantenute nella nuova,
spiccano i servizi di telefonia mobile (traffico voce e sms) e i
servizi internet da rete mobile.
Nel 2011 sono 85 i comuni capoluogo di provincia che concorrono al
calcolo degli indici (erano 83 nel 2010). Il comune di L'Aquila
riprende l'attività di rilevazione, dopo due anni di
interruzione a causa degli effetti del terremoto del 2009. Entra
Messina e riprende la partecipazione Salerno. Nella struttura di
ponderazione dell'indice Nic aumenta il peso relativo delle
divisioni Trasporti, Abitazione, acqua, elettricità e
combustibili, Servizi sanitari e spese per la salute, Istruzione e
Bevande alcoliche e tabacchi. Il calo più rilevante in termini
assoluti riguarda invece la divisione Mobili, articoli e servizi
per la casa.
L' Istat ricorda infine che, a partire proprio dalle stime
provvisorie di gennaio, l'indice dei prezzi al consumo per
l'intera collettività (Nic) e per le famiglie di operai e
impiegati (Foi) sono diffuse con base di riferimento 2010
(2010=100), che è stata così aggiornata rispetto alla precedente
fissata al 1995.