Prosegue senza esclusione di colpi la guerra dei brevetti tra Samsung Electronics e Apple. Con una mossa già preannunciata nei giorni scorsi, oggi la compagnia sudcoreana ha dato il via all’azione legale contro l’iPhone 5 accusandolo di aver infranto otto otto brevetti di sua proprietà. I documenti sono stati depositati presso la corte federale del Northern District di San José, California, la stessa che il 24 agosto scorso decretò il maxi-risarcimento di un miliardo di dollari a favore di Apple (poi ritenuto insufficiente dalla Mela che ha chiesto altri 707 milioni).
Si tratta in sostanza di un emendamento a un procedimento già in corso: l’iPhone 5 viene oggi aggiunto a una lista di prodotti che fanno parte di una causa legale avviata negli Usa ad aprile da Samsung contro Apple e il cui dibattimento è previsto per il 2014.
In particolare due dei brevetti violati riguarderebbero l’utilizzo di tecnologie legate all’Umts, mentre gli altri 6 potrebbero essere collegati (ma non è ancora confermato) alle varie features presenti in Ios 6.
Fonti interne a Samsung hanno detto al Financial Times che l’azienda non esclude di esercitare pressioni per imporre un divieto delle vendite del nuovo iPhone. Nelle stesse ore, però, il tribunale di San José ha revocato il bando sulle vendite del tablet Galaxy Tab 10.1, richiesto da Apple a giugno.
I due giganti della tecnologia sono impegnati da tempo in battaglie legali in varie parti del mondo. Negli Usa lo scorso agosto ha vinto il gruppo fondato da Steve Jobs, ma il colosso asiatico è risultato vincente in analoghe cause giudiziarie in patria e in Giappone.
Il conflitto, sostengono gli osservatori, potrebbe influire in modo pesante sui rapporti di collaborazione tra i due gruppi: Samsung è il principale fornitore di componenti per l’iPhone. Già Apple ha cominciato a ridurre la quota di chips e schermi acquistata dai sudcoreani.