E’ un’italiana il nuovo vicepresidente del Consiglio dell’Itu, l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nell’Ict, che tra le altre cose gestisce le risorse dello spettro internazionale delle frequenze. Si tratta di Eva Spina, direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico. Era dal 1988, si legge in una nota del Mise, che l’Italia non riceveva un riconoscimento tanto importante ai vertici del Consiglio.
A deciderlo, per acclamazione, è stata il 25 maggio la plenaria degli stati membri, che si è riunita a Ginevra votando come presidente la statunitense Julie Zoller. Insieme con il segretario della plenaria Doreen Bogdan (Usa), per la prima volta sul podio del Consiglio Itu siederanno tre donne. Una circostanza che ha avuto anche un risvolto pratico sulle regole che governano l’organismo internazionale: per la prima volta il linguaggio formale è stato modificato, e alla dicitura “mister chairman” e “mister vicechairman” si sono aggiunti “madam chairman” e “madam vicechairman”.
“E’ un riconoscimento molto importante che premia non solo il cambio di rotta dell’Italia nella gestione delle frequenze e nella razionalizzazione dell’uso dello spettro ma, più in generale, il contributo sulle politiche dell’Ict”, commenta il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, ricordando che l’anno prossimo l’Italia ospiterà il G7 dell’Ict.